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Parto a domicilio, un bonus per chi fa nascere il proprio bambino a casa

Partorire in casa è possibile e chi sceglie di dare alla luce il proprio bambino tra le mura domestiche ha diritto ad un rimborso spese di 800 euro. A stabilirlo è stata la Regione Lazio che nel 2016 ha fissato anche la cifra rimborsabile utile per coprire le spese che devono essere affrontate per avvalersi dell’esperienza di ostetriche libere professioniste che operano privatamente.

La possibilità di partorire tra le mura delle propria casa è percorribile però solo nel caso sia accertato che si tratti di un parto naturale senza complicanze. Evidenzia la Asl di Frosinone.

Alla 36^ settimana la gestante fa richiesta alla ASL di appartenenza di parto a domicilio, consegnando tutta la documentazione richiesta all’Ostetrica Referente Aziendale. Telefonare per appuntamento: tel. 3293918628 – Ostetrica: L. Scarpa. L’incontro avverrà nel Consultorio del Distretto di appartenenza. Occorrerà: acaricare la modulistica dal sito; far compilare i moduli 1,2,3, all’Ostetrica libera professionista; una fotocopia del Documento di riconoscimento; una fotocopia del gruppo sanguigno. La ASL di Frosinone non consegna “ossitocina” in quanto è parte integrante del contenuto della borsa ostetrica.

Entro 15 giorni dall’avvenuto parto a domicilio o in casa di Maternità, la neo mamma dovrà consegnare: fotocopia del Certificato di Assistenza Parto; richiesta di rimborso (Mod.6)per parto a domicilio o in casa Maternità; ricevuta fiscale in originale rilasciata dall’Ostetrica che ha assistito al parto, di 800,00 euro. Tutta la documentazione viene protocollata e inserita in un fascicolo, se invece il parto avviene in ospedale la pratica viene cestinata. L’Ostetrica Referente Aziendale verifica la documentazione, la inoltra in Amministrazione e comunica i tempi per il rimborso all’utenza. I Ce.D.A.P. anonimi vengono consegnati semestralmente alla Regione Lazio. Qui tutte le info: https://www.asl.fr.it/…/parto-a-domicilio-in-casa-di…/