Ferentino, ‘primarie non primarie’: la presa di posizione del Pd
Alla luce delle notizie politiche delle ultime settimane, il PD di Ferentino esprime alcune considerazioni, ricordando alla comunità della città gigliata che le vere elezioni amministrative si svolgeranno il 14 maggio e non domenica prossima.
“Le cosiddette primarie, di cui i cittadini sono venuti a conoscenza dai social e da qualche media locale – evidenziano dal Pd – pur apprezzabili per il loro intento, evidenziano, così come organizzate, profondi limiti e suscitano perplessità. Nate come strumento di democrazia diretta nell’ambito della sinistra, non sono state né presentate né condivise all’interno dell’unico partito con struttura organizzata del nostro paese , pur annoverando abbondanza di candidati e sostenitori della precedente maggioranza a guida PD. Confuse sono le procedure d’iscrizione e non precisati i tempi per le candidature; affatto nota, inoltre, la commissione organizzativa e gestionale”.
“Tutto questo accadeva all’indomani dell’importante appuntamento delle elezioni regionali, giorni intensi nei quali il PD apriva le sue porte per sostenere la candidatura del suo ex primo cittadino, Antonio Pompeo, che riportava un quorum di consensi senza precedenti con il simbolo PD. Mai, in tale contesto, è stata data un’informativa, né i candidati di tali cosiddette primarie hanno chiesto di essere presenti e di farsi ascoltare! Il PD di Ferentino, nella sua coerenza d’intenti e modus operandi, ha maturato, nella sua collegialità – anche dopo ampia condivisione di opinioni e idee molteplici e diverse con cittadini che si stanno organizzando in liste civiche – la scelta di un candidato nuovo”.
“Tale scelta è ricaduta sull’avvocato Alfonso Musa., non certo quindi un ‘nome’ scelto in camere segrete o pensato da qualcuno che manovra i fili, ma un nome al quale corrisponde una personalità di giusto profilo per la città di Ferentino. In attesa che la campagna elettorale entri nel vivo, il PD di Ferentino ribadisce il più totale sconcerto nel constatare come persone iscritte al Partito Democratico abbiano, con grande facilità, “varcato il fosso”, pur di garantirsi una poltrona. E auspica che gli organi di partito provinciali e nazionali valutino con attenzione la problematica, della quale saranno al più presto investiti”: