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Migranti, Pnrr e concessioni balneari, l’intervento dell’onorevole Ottaviani a ‘Coffee Break’ su La7

L’onorevole Nicola Ottaviani (Lega) è intervenuto a “Coffee Break” de La7, la trasmissione condotta da Andrea Pancani per parlare di diverse tematiche. Il dibattito in studio è iniziato con la questione immigrazione. “Il grande risultato che ad oggi ha ottenuto il governo di centrodestra –  ha detto l’onorevole Ottaviani – è stato quello di aver fatto passare il concetto, cosa mai accaduta in passato con altri governi, che i confini non dell’Italia, ma dell’Europa iniziano a Pantelleria. E’ un cambiamento di prospettiva fondamentale, perché fa partire il dibattito sulla questione immigrazione da punti di condivisione continentale e non nazionale. Le parole del presidente Mattarella di questo ore sostanzialmente contengono questo messaggio. Oggi noi scontiamo la resistenza di alcuni Paesi, specialmente del nord Europa, che vorrebbero limitare la questione a un problema italiano, ma per fortuna la sensibilità sta cambiando grazie al lavoro del governo. Il ricorso a lavoratori stranieri è importante sotto tanti punti di vista, come sottolineato nel Def, ma è evidente che questo processo può avvenire solamente all’interno e nel rispetto di un perimetro di regole ben definito, perché altrimenti si andrebbe ad alimentare una situazione di emergenza. Le regole di Dublino sono superate dalla storia, come ha detto il presidente Mattarella, e la protezione speciale è stato un istituto giuridico snaturato e abusato che, a conti fatti, non ha assolto al suo compito”.

Sul Pnrr, nel corso del dibattito in studio, Ottaviani ha evidenziato come appaia abbastanza singolare la circostanza secondo cui “nel 2021 coloro che sono andati a trattare sulle missioni del Pnrr non abbiano inserito la valorizzazione di eccellenze italiane come la moda e il turismo. In ogni caso, il governo e la Lega, in questi giorni, stanno esprimendo un concetto molto semplice: nessuno vuole rimandare indietro i soldi del Pnrr, ma si vuole realizzare una rimodulazione degli obiettivi per spendere le risorse per esigenze reali e concrete del Paese. Chi contrarrebbe un mutuo per acquistare beni o servizi che rimarrebbero inutilizzati, accollandosi al contempo una spesa fissa mensile per rifondere i soldi presi? Il richiamo di questi giorni della Corte dei Conti sulla questione della forestazione  è emblematico in questo senso. I giudici contabili hanno detto: avete speso dei soldi non per piantare alberi, ma semi che hanno un costo diverso, per cui, in fase di rendicontazione, potremmo vederci addirittura costretti a restituire risorse. Del monte di fondi che l’Italia percepisce, 122 miliardi sono a prestito, ovvero li dovremo restituire con gli interessi, per questo chiediamo una revisione degli obiettivi per spendere i soldi in maniera oculata e responsabile. In più, il pericolo, evidenziato anche dal ministro Fitto, è che potremmo non riuscire a impegnare i fondi in maniera piena e compiuta  per la mancata realizzazione di riforme strutturali che sarebbero state necessarie e che si sarebbero già dovute fare in passato”.
In ultimo sulla questione delle concessioni balneari Ottaviani ha ricordato che ogni decisione non può essere presa prima di giovedì “quando ci sarà un importante pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul ricorso di uno dei Paesi del Mediterraneo in ordine all’applicabilità della direttiva rispetto alla specificità delle coste”.