Federlazio festeggia mezzo secolo
“Il futuro non aspetta”. Questo il tema del convegno che si è tenuto all’hotel Colaiaco, ad Anagni. L’appuntamento è servito anche per celebrare i 50 anni di Federlazio. A fare gli onori di casa: il presidente provinciale Nino Polito.
All’evento dell’associazione di categoria della piccola e media impresa c’erano tutti: il procuratore della Repubblica Antonio Guerriero, il questore Domenico Condello, il colonnello dei carabinieri Alfonso Pannone e il tenente colonnello della guardia di finanza Gaetano Maragliulo. Ma anche i deputati Massimo Ruspandini, Nicola Ottaviani, Paolo Pulciani, i consiglieri regionali Mauro Buschini e Pasquale Cicciarelli, i sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone) e Daniele Natalia (Anagni), il vice presidente della Provincia Alessandro Cardinali, il presidente del consorzio Industriale Francesco De Angelis, e moltissime altre personalità. Ma anche i direttori regionale, Luciano Mocci, e provinciale, Massimiliano Iannucci, del’associazione di categoria.
“L’economia della provincia di Frosinone – ha affermato Nino Polito – riflette quello che avviene a livello nazionale. In sostanza risente delle varie vicissitudini che hanno segnato questi anni. Ad iniziare dal covid per arrivare adesso alla crisi energetica dovuta al conflitto tra Russia e Ucraina”. Quindi l’invito alla classe politica a mettere in campo azioni concrete per permettere una ripartenza immediata del sistema economico. “Il rischio – ha chiosato – è il collasso totale. I nostri governanti – il suo appello – devono interfacciarsi bene con l’Europa perché l’Italia da sola non può farcela”.
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Nel corso della cerimonia anche la consegna della medaglia d’oro ai Past President Alessandro Casinelli, Silvio Ferraguti, Roberto Turriziani, Fabio Pomella e agli eredi di Diurni, Volante e Di Gennaro. “Bello è commemorare il passato – ha evidenziato il presidente Regionale Luciano Rossignoli – ma alla fine è molto più importante guardare al futuro. E il futuro, ne siamo convinti, sarà certamente roseo per tutti. Le difficoltà, come i costi dell’energia sono sotto gli occhi di tutti, ma le supereremo”. Ha chiosato.
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Quindi il dibattito sulle “Tensioni geopolitiche: instabilità e incertezza”. A tenere una dettagliata relazione è stato Carlo Salvatori, presidente onorario Lazard Italia, banchiere, economista. “L’economia – ha fatto notare – purtroppo sconta alcune problematiche del passato, come la crisi della finanza. Oggi, invece, abbiamo i problemi indotti dalla pandemia e dalla guerra pazza di Putin. Se non risolviamo il problema del conflitto Russo-Ucraino – ha aggiunto – anche per il 2023 dovremo affrontare un altro anno di forte recessione. Il punto nodale della questione economia – ha argomentato – è che le aziende non posso più continuare a lavorare con i prezzi delle materie prime a livelli inaccettabili. Mi auguro, invece, – ha concluso – che presto ci sia un’inversione di tendenza” Subito dopo un mini talk sul tema: ‘Federlazio: potenzialità ed opportunità per le imprese. I protagonisti: Luciano Mocci (direttore generale di Federlazio), Luca Di Bartolomei (Startupper), Luigi Campitelli (direttore Spazio Attivo e Open Innovation, Lazio Innova spa), Marco dell’Isola, rettore dell’università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale.