Cultura e SpettacoloPolitica

Il museo della Shoah di San Donato Val di Comino inserito nel circuito Liberation Route Europe

Martedì 15 novembre presso la Fondazione Museo della Shoah di Roma è stata ufficializzata la partecipazione del Museo del Novecento e della Shoah di San Donato Val di Comino al circuito Liberation Route Europe, l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa che connette persone, luoghi ed eventi che hanno segnato la liberazione d’Europa dall’occupazione durante la seconda guerra mondiale e che riflette sulle sue conseguenze e sulla storia con un approccio plurinazionale e pluriprospettico.

«Il percorso» spiega Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato «unisce le storie e i luoghi simbolo di Paesi europei attraverso un sentiero che lega le principali regioni lungo l’avanzata delle forze alleate tra il 1943 e il 1945. Il sentiero mette in rete una parte del paesaggio europeo attraverso sentieri della memoria che permettono di vivere una nuova esperienza a piedi e in bicicletta. Il Museo di San Donato sarà accanto alla Casa di Anna Frank, alla Fabbrica di Oskar Shindler, al Museo di Aushwitz-Birkenau, Montecassino e i principali siti delle battaglie, come la Normandia».

Il noto architetto Daniel Libeskind, autore del Museo Ebraico di Berlino e del Museo del World Trade Center a New York, ha disegnato una famiglia di segnavia chiamati Vectors of Memory a commemorare le persone, i luoghi e le storie del panorama europeo. Uno di questi sarà posizionato a San Donato.

Sono intervenuti, tra gli altri: Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma; Miguel Gotor, assessore alla Cultura del Comune di Roma;Andreas Kruger, responsabile culturale dell’Ambasciata di Germania; Udo Gumpel, giornalista e autore televisivo.

La manifestazione si è conclusa con il seminario “Fare la guerra contro i civili: itinerari storici dalla Gustav a Roma” a cui hanno partecipato numerosi tra studiosi, esperti e responsabili dei musei del Lazio. Per il Museo di San Donato sono intervenuti i curatori Luca Leone e Fabiana Piselli.