Provinciali, Pd una polveriera pronta ad esplodere. Alfieri: “Puntare su un candidato progressista”

Il Pd  è ormai una polveriera pronta a esplodere da un momento all’altro. E il cosiddetto campo largo appare sempre più come un campo minato. A  riaccendere il fuoco delle polemiche, per la verità mai spento, sono state le dichiarazioni rilasciate da Antonio Pompeo all’assemblea dei sindaci del Cassinate,  nel corso della quale il presidente della Provincia ha affermato che si sarebbe potuto dimettere dalla presidenza di Palazzo Iacobucci anche qualche settimana prima, per consentire la candidatura dei sindaci del Pd rimasti esclusi dalla corsa.  Ma che tale possibilità non avrebbe trovato il sostegno da parte del partito.  Intanto, tra un summit e l’altro, sulla questione interviene nuovamente il sindaco di Paliano.  Che sgancia una nuova bomba ma anche la possibile rotta da seguire.

“Vincere a tutti i costi, non importa con chi allearsi, se di destra, di centro o di sinistra, quello che conta è vincere e gestire il potere. A costo di allearsi anche con il partito della Meloni. Con la scusante che la Provincia è un Ente di secondo livello. È questa la teoria di alcuni compagni di partito in vista delle elezioni provinciali”.   Fa notare Domenico Alfieri. “Un linea politica  – aggiunge – che in questi anni ha portato il Partito Democratico ai minimi storici, ci ha fatto perdere la nostra identità e ci ha reso incomprensibili agli occhi dei nostri elettori. Dobbiamo necessariamente uscire da questo meccanismo perverso. Come? Individuando un candidato alla Presidenza che abbia un profilo chiaramente progressista, sostenuto da una compagine di centrosinistra aperta al civismo. Così si riacquista credibilità, si recupera identità e ci si batte davvero per quello in cui si crede”. Il suo appello.