* PRIMO PIANOPolitica

Regionali, urne aperte: ecco come si vota

Saranno quasi cinque milioni gli aventi diritto al voto per le Regionali del Lazio. Alle urne si andrà domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15). Cinque i candidati in corsa per la presidenza.

Nel 2018 sono stati chiamati alle urne 4 786 096 elettori, divisi in 5 285 sezioni. Hanno votato 3 181 235 aventi diritto, ossia il 66,36% del corpo elettorale regionale. Questa volta il rischio astensionismo potrebbe essere più alto.

Per il centrosinistra in campo Alessio D’Amato, sostenuto da Pd, Lista Civica D’Amato, Demos, Più Europa-Radicali, Volt, Verdi-Sinistra, Psi, Terzo Polo con Azione e Italia viva. Per il centrodestra (Civica per Rocca, Fratelli d’Italia, Noi moderati-Sgarbi, Forza Italia, Lega, Udc) corre Francesco Rocca, ex presidente della Croce rossa, indicato dalla premier.

Il M5S punta sulla giornalista Rai Donatella Bianchi, sostenuta dai pentastellati e dal Polo progressista. Per Unione popolare c’è l’ex sindacalista della Fiom-Cgil, Rosa Rinaldi. Il Pci, invece, sostiene Sonia Pecorilli, infermiera. 

Sarà possibile votare disgiuntamente per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate. Sulla scheda elettorale ci saranno dei rettangoli con il nome ed il cognome della persona candidata alla carica di presidente. Nella parte sinistra saranno, invece, indicati i simboli di tutte le liste politiche che sostengono il candidato alla carica di governatore.

L’elettore allora avrà più scelte: votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione, senza alcuna attribuzione di voto alla lista o alle liste provinciali collegate, oppure potrà votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, o ancora votare disgiuntamente per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, oppure ancora votare a favore solo di una lista. Nelle liste plurinominali è prevista l’alternanza di genere, con la possibilità di esprimere fino a due preferenze, scegliendo tra un candidato e una candidata che appartengano alla stessa lista e scrivendo i loro cognomi sulla scheda elettorale.