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Giunta Rocca, saltano Tagliaferri e Spena. Maria Veronica Rossi a un passo da Bruxelles

Cambiamenti dell’ultimo minuto per la giunta della Regione Lazio . A poco meno di 48 ore dalla prima seduta del consiglio regionale ci sarebbero ancora da definire correttamente le deleghe. Due i nomi cambianti rispetto agli schemi di ieri. A saltare Fabio Tagliaferri, assessore ai servizi sociali del comune di Frosinone: Al suo posto entrerebbe Michele Pasquale Nicolai, eletto a Rieti nella lista circoscrizionale del partito di Giorgia Meloni.

L’altro cambiamento riguarderebbe Forza Italia: non più Maria Spena nell’esecutivo ma Luisa Regimenti: la delega resterebbe la stessa: la scuola. L’ingresso della Regimenti, eletta nel 2019 all’Europarlamento con la Lega, farebbe scattare un altro eurodeputato al partito di Salvini: Maria Veronica Rossi, esponente del carroccio di Ferentino. Nella riunione che il partito ha svolto stamattina a via della Scrofa con i suoi consiglieri regionali non si sono decisi tutti i nomi per l’ufficio di presidenza né il capogruppo.

Lunedì, comunque, inizia ufficialmente il governo Rocca alla Pisana. Il consigliere ‘anziano’ Giancarlo Righini, eletto con il maggior numero di preferenze nelle liste provinciali (Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Roma), ha infatti convocato la prima seduta della XII legislatura del Consiglio regionale del Lazio per il 13 marzo alle ore 11

Antonello Aurigemma sarà il presidente dell’Aula, FdI ha mantenuto questa postazione e il gruppo ha votato all’unanimità per l’ex assessore capitolino ai Trasporti nella Giunta Alemanno da 10 anni consigliere regionale.  Quasi certamente il leghista Pino Cangemi sarà il vicepresidente che spetterà al centrodestra, il forzista Fabio Capolei uno dei due segretari d’Aula. Frosinone e Viterbo, rimaste fuori dall’esecutivo, stanno alzando la voce per avere rappresentanza.

Quindi uno tra Daniele Maura e Alessia Savo dovrebbe completare lo schema del centrodestra nell’Ufficio di Presidenza con il viterbese Daniele Sabatini (già consigliere dal 2013 al 2018) in pole per la presidenza del gruppo. Il nodo sull’Udp sarà sciolto domani mentre lunedì, dopo le votazioni in Aula, il gruppo di FdI si riunirà per eleggere il capogruppo e parlare anche di commissioni. A tale proposito circola la voce che a Lega e Forza Italia dovrebbero andare le presidenze di quelle Bilancio e Sanità, anche per riequilibrare i pesi dopo la composizione della Giunta.

Chi rischia di rimanere a mani vuote è l’Udc. Sia il consigliere neoeletto dello scudo crociato, Nazzareno Neri, che il segretario regionale del partito, Marco Di Stefano, hanno pubblicato su Facebook: “Mi sembra che non ci vogliono in maggioranza, ce ne faremo una ragione lunedì”.

Neri ha anche rincarato la dose con un comunicato stampa: “Ormai dalle agenzie di stampa e dai giornali leggiamo tutto e il contrario di tutto con l’unica costante di vedere l’Udc completamente assente nel dibattito interno al centrodestra – ha scritto in una nota – La sensazione è che, vista oramai la prolungata assenza di dialogo con il presidente Rocca, sia stato dato il benservito ad un partito della coalizione che ha vinto le elezioni. Rocca ci sta estromettendo dal governo della regione relegandoci di fatto ad un appoggio esterno. Abbiamo presentato le nostre liste e ci siamo candidati non solo per partecipare in maniera simbolica, ma per assumere insieme al governatore Rocca la responsabilità di guidare la Regione Lazio con lealtà e serietà. Troppo importante è il compito che ci attende per pensare di nascere in questa maniera, mortificando questo o quell’alleato”.

E ha aggiunto “Inutili i tentativi di interferenza all’interno dell’Udc: il nostro- ha proseguito Neri- è un piccolo partito che chi ha più forza può tentare di far scomparire nel Lazio, ma non certo dividere. Continueremo la nostra strada, sin da lunedì al primo Consiglio regionale , seguendo lo slogan della campagna elettorale: il famoso appello di don Sturzo agli uomini e alle donne ‘liberi e forti’. Oggi, dopo la fiducia ricevuta dagli elettori, ci sentiamo sempre più ‘liberi’ e sempre più ‘forti’”.

Oltre a ciò dentro FdI va registrato, riferiscono alcune voci, il forte disappunto di Enrico Tiero, primo degli eletti a Latina, sull’ingresso in giunta di Elena Palazzo (in predicato di prendere l’assessorato all’Ambiente). Tiero è risultato l’unico a non partecipare all’incontro del gruppo. Secondo alcuni questa assenza non avrebbe nulla a che vedere con la scelta in favore della Palazzo ma sarebbe legata ai continui cambiamenti della data della riunione e agli impegni di Tiero.

Agenzia DIRE  www.dire.it