Soccorso in montagna, le gesta del Cai in una mostra storica 

Una mostra dedicata a “I pionieri del soccorso in montagna” è stata inaugurata presso il “Palazzo della cultura”. L’evento è stato promosso dalla sezione di Cassino del Cai, Club Alpino Italiano, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e del Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio.

La mostra racconta in 15 pannelli fotografici e narrativi la storia del GISM, il primo gruppo di volontari soccorritori di montagna che a Cassino, nel 1975 iniziarono questa lodevole attività guidati da Cesare Squadrelli. Quel gruppo di volontari, tutti soci della sezione Cassinate anch’essa nata nel 1975, confluì poi, nel 1982, nel Soccorso Alpino. Di fatto la loro esperienza rappresenta la nascita del Soccorso nel Lazio nella nostra città. La mostra è stata inaugurata alla presenza del Sindaco, Enzo Salera, del consigliere comunale Edilio Terranova, del presidente della locale sezione del Cai, Diego Magliocchetti, del presidente Regionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Roberto Carminucci.

Il primo cittadino ha ricordato come Cassino sia stata la città pioniera nell’organizzazione del gruppo di soccorso. “Ma c’è un legame con l’elisoccorso in generale – ha aggiunto – perché qui nella nostra città è nato il primo pilota elicotterista morto in una esercitazione di salvataggio in montagna negli anni cinquanta. Mi riferisco a Secondino Pagano, il cui ricordo abbiamo rinnovato di recente con degli eventi. In qualche modo quindi c’è un nostro legame con l’elisoccorso odierno. Qui, a Cassino, nasce questo primo gruppo ora diffuso nel Lazio. Ben venga quindi la vostra bella mostra. Noi siamo per la formazione e la diffusione della cultura della montagna”. Salera ha quindi lanciato l’idea di corsi per i primi rudimentali insegnamenti per escursioni in montagna, assicurando la vicinanza della sua amministrazione nell’organizzazione di qualsiasi evento.

Hanno portato le loro testimonianze i membri del Gism, in primis Michele Gaglione, tra i fondatori e poi membro del soccorso per lungo tempo a cui si deve il reperimento dei materiali di archivio della mostra; il dottor Carmine Incollingo e il dottor Saroli che prestarono servizio come medici soccorritori; Luciano Ferrara e Paolo Sabetta. Presente anche la Stazione locale del moderno soccorso con il suo capostazione, Tiziano Caira e altri volontari.

La mostra resterà aperta sino al 12 maggio, dalle 6 alle 23 con ingresso libero. Sarà visitabile anche dalle scolaresche. L’allestimento è stato realizzato a cura del Cai: il materiale fotografico è stato allestito da Angelina Iannarelli mentre la parte testuale è stata curata dalla professoressa Luisa Grossi.