Valle del Sacco, Federlazio invita a mantenere alta l’attenzione su procedure autorizzative e bonifica

“Nell’ambito del tavolo SIN Valle del Sacco organizzato da Federlazio non più tardi di un mese fa, abbiamo proposto di attivare una cabina di regia per affrontare l’annoso problema del territorio coinvolgendo le Istituzioni, gli Enti Locali, gli Ordini Professionali, le organizzazioni e le comunità interessate”. Lo evidenziano dall’organizzazione datoriale.

Apprendiamo, pertanto, favorevolmente gli esiti dell’interrogazione straordinaria in Commissione Ambiente, a cui ha risposto il Sottosegretario Claudio Barbaro, entrando nel merito degli iter che porteranno ai processi di messa in sicurezza e di eventuale bonifica dei siti individuati, delle attività di elaborazione e attuazione dei piani di caratterizzazione e, infine, delle analisi di rischio e valutazione dei livelli effettivi di contaminazione. Federlazio, con il prezioso contributo degli Ordini Professionali, da sempre è impegnata a discutere del SIN anche da un punto di vista tecnico e scientifico. Abbiamo sostenuto l’importanza di tavoli e incontri specifici, promuovendo la partecipazione di detentori di interesse quali esperti ambientali, studiosi, enti locali e rappresentanti delle attività economiche”.

“A tal proposito, presto presenteremo richiesta di audizione alla VIII Commissione Ambiente sottoponendo gli aspetti emersi che, chiaramente non esauriscono tutte le problematiche relative al SIN, ma che, impattano maggiormente sulle dinamiche dello sviluppo economico del territorio. È di cruciale interesse valutare correttivi che portino a un’accelerazione delle procedure amministrative per tutti gli iter, anche valutando un adeguamento del personale impiegato nelle competenti amministrazioni, al fine di sostenere le imprese operanti sul territorio ed evitando in tal modo di rallentare o bloccare nuovi investimenti e la relativa crescita di reddito ed occupazione”.

“È necessario procedere con l’acquisizione della reale e attuale ricostruzione della contaminazione attraverso una definizione precisa delle aree all’interno del SIN effettivamente interessate da superamenti dei livelli soglia. Al fine di chiarire e risalire all’origine della contaminazione dai valori normalmente presenti, che per alcuni elementi chimici può essere ascrivibile anche al fondo naturale, un utile strumento sarebbe l’attivazione della Carta dei valori di fondo naturale. Federlazio continuerà a monitorare attentamente la situazione del SIN Valle del Sacco e a promuovere iniziative sull’argomento. Chiediamo ancora una volta a tutte le parti coinvolte, Enti Locali, amministratori, tutti i politici del territorio, di agire con urgenza e responsabilità, mettendo al centro la tutela dell’ambiente, il benessere delle persone e delle imprese”.