A Pofi un’equipe dell’università di Pavia e di Leiden per una campagna di studio e di ricerca


Il territorio di Pofi ritorna al centro dell’interesse per il suo patrimonio archeologico. A distanza di
diversi anni dalla scoperta di un gruppo di sepolture preromane in località Fortore Derupata, infatti, i
materiali saranno oggetto di indagine e studio da parte di un’équipe delle Università di Pavia e di Leiden (Paesi Bassi).

Un gruppo di tredici studenti guidato dai prof. Martina Revello Lami (Leiden) e Massimiliano Di Fazio (Pavia) e dalla dottoressa Elena Marazzi (Pavia) soggiornerà a Pofi per tre settimane, in quella che è solo la prima di una serie di campagne di studio e ricerca che vedranno le due équipe impegnate per parecchi anni a venire. I resti umani saranno invece analizzati da Veronica Tamorri, Marie Curie Fellow dell’Università di Leiden ed esperta di archeologia funeraria, affiancata dalle dottorande Maja Casna e Alexandra Tutwiler. L’attività sarà integrata da una serie di prospezioni geofisiche col georadar grazie alla partecipazione di Jesús García Sánchez, ricercatore del Instituto de Arqueología, Mérida (IAM) CSIC (Spagna): le prospezioni saranno utili per individuare possibili nuove sepolture nell’area della necropoli.


L’indagine è parte di un progetto che vede coinvolti non solo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina nella persona della responsabile di zona dott.ssa
Daniela Quadrino, ma anche l’ICA (Istituto Centrale per l’Archeologia), la cui partecipazione può essere
considerata un vero e proprio ‘bollino di qualità’ per il progetto. “L’intenzione è quella di valorizzare il
territorio, inserendolo all’interno di un circuito archeo-naturalistico in grado di suscitare interesse nei confronti di escursionisti e visitatori. Parallelamente, bisogna favorire e agevolare l’aspetto accademico relativo agli studi che da tempo vengono condotti dall’Università di Pavia e Leiden. Per questo ringrazio vivamente, e a nome di tutti i cittadini di Pofi, queste due realtà che andranno ad effettuare attività di ricerca e utilità pubblica inestimabile.” ha dichiarato il Sindaco Mattoccia. “Pofi è scrigno infiniti tesori archeologici e offre continue scoperte che consentono di approfondire e arricchire di nuovi tasselli la storia del nostro territorio – queste le parole dei Vicesindaco Savarese – ogni nuovo ritrovamento dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, qual è la ricchezza culturale del nostro territorio che possiede unicità storiche e archeologiche da valorizzare e promuovere sempre di più. Letteralmente camminiamo sulla nostra storia. Ma senza calpestarla”. I risultati di questa prima campagna saranno presentati al pubblico in una conferenza divulgativa il giorno 26 Luglio presso la sala “Nunzio Pantano” alle ore 19.00