Asl Frosinone, il commissario Sabrina Pulvirenti si è insediata: “Pronta a scendere in… corsia”

La dirigente è stata accolta dalla consigliera Alessia Savo, presidente della Commissione regionale Sanità

Sorridente e passo deciso, alle 12.15 di ieri mattina ha fatto il suo ingresso ufficiale nella palazzina della Direzione Generale della Asl di FrosinoneSabrina Pulvirenti è il nuovo commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria ciociara, subentra ad Angelo Aliquò e rimarrà al timone della Asl di via Armando Fabi finché la Regione non provvederà a nominare il nuovo Direttore generale. Un atto puramente formale, stando ai bene informati, visto che a ricoprire tale ruolo dovrebbe essere proprio lei.

Ad accoglierla ha trovato il presidente della Commissione regionale Sanità Alessia Savo, oltre, ovviamente, al direttore sanitario Luca Casertano e a quello amministrativo Eleonora Di Giulio.
La Pulvirenti, gli esponenti regionali e i dirigenti si sono quindi riuniti nell’ufficio del Commissario per un primo scambio di idee. Al termine si è prestata ad alcune domande.

Dottoressa, ha già avuto modo di “studiare” il territorio e, soprattutto, la sua “mappa sanitaria”?
“Ovviamente sì. Quella di Frosinone è una provincia molto importante con una orografia complessa ed una rete sanitaria altrettanto ramificata. Un lavoro che ovviamente va completato, approfondito e portato avanti ogni giorno”.

Qual è la prima cosa che si sente di dire alla popolazione?
“Che siamo qui per dare risposte concrete a tutti. E che lo faremo in unità di intenti con ogni singolo attore istituzionale e politico del territorio e della regione, come ben dimostra la presenza di oggi degli onorevoli Savo e Maura. Lavoreremo in sinergia e in contatto stretto e quotidiano affinché ogni singolo progetto possa vedere la luce in tempi rapidi”.

Il primo atto che compirà dopo questi iniziali giorni di “assestamento”?
 “Insieme ai dirigenti della Asl ho intenzione di visitare tutte le strutture sanitarie della provincia, iniziando ovviamente dai 4 ospedali esistenti. Voglio vedere con i miei occhi ogni singola realtà, ascoltando chi vi opera ogni giorno ma anche, e soprattutto, chi ne usufruisce, i cittadini-utenti. In questo modo potrò poi passare ad una fase più operativa per lavorare alle criticità esistenti”.

Ha già individuato la “madre” di tutte le emergenze?
“Potrei elencarne alcune ben conosciute. Ma voglio soffermarmi su un altro aspetto: quello umano. E’ infatti mia intenzione far sì che i cittadini quando si rivolgono ad un servizio sanitario trovino accoglienza, sorrisi, comprensione, gentilezza: essere accolti in modo cortese è a mio avviso un primo passo verso una sanità migliore”.