Carne coltivata, Mattia: “Aprire gli occhi e non fare demagogia”

“Numerosi multinazionali hanno investito e stanno investendo miliardi e miliardi di dollari e sono appoggiate dall’intero arco della nostra opposizione per uccidere l’agricoltura. Non è certo novel food, ma va trattato come un farmaco; inquina da 4 a 25 volte di più della carne naturale, non lo dico io, ma l’università di Berkeley in California. I medici dichiarano che non c’è alcuna garanzia sulla sicurezza alimentare. Sono necessari ormoni e cellule staminali per lo sviluppo della carne artificiale, ormoni che in Europa sono vietati nella produzione di carne naturale; il rischio di un alto tasso di proliferazione cellulare associato al processo di crescita in vitro induce instabilità genetica delle cellule che potrebbe essere causa di potenziali fenomeni cancerogeni. Non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare”. Lo ha detto il responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, il deputato Aldo Mattia, durante il suo intervento in Aula sulla discussione del decreto legge del
divieto e commercializzazione delle carni sintetiche. “Non siamo contrari alla ricerca, noi vogliamo la ricerca affinché venga fuori la verità, venga fuori l’esaltazione della verità e di conseguenza dia sostegno alla nostra politica di sovranità alimentare perché ne siamo certi e sicuri che ciò avverrà. Di sicuro oggi abbiamo un dato: la Fao e la Oms indicano ben 53 derivati da cibo sintetico in senso malefico. Poi c’è un altro aspetto: quello economico. Il fatturato di questo settore ammonta a 585 miliardi annui; mi riferisco a tutto il comparto: agricoltura, industria alimentare, Gdo, ristorazione e turismo legato al cibo. Ma non finisce qui, il settore zootecnico da carne e da latte – perché non c’è solo la carne sintetica ma anche il formaggio – fattura 30 miliardi annui e occupa 180 mila addetti e 120 mila famiglie di allevatori. Noi vogliamo ammazzare l’agricoltura e – ha aggiunto Mattia – perderemo questi dati. Come Parlamento, come Governo, abbiamo l’obbligo morale di dare risposte a 2 milioni di firme sottoscritte e promosse da una organizzazione che oggi ho sentito vituperare, la Coldiretti, ma sostenuta da tutte le organizzazioni agricole. Dobbiamo dare risposta a 20 ordini del giorno di consigli regionali, tutti e 20; dobbiamo dare risposta a 2 mila ordini del giorno di 2 mila consigli comunali . Dobbiamo aprire gli occhi e non fare demagogia solo per una mera opposizione”ha concluso Mattia.