Europee, sale il tono dello scontro. Rossi: “Non c’è bisogno di salvatori della Patria”
“Ho letto sulla stampa, in questi giorni, dichiarazioni francamente farneticanti di qualche esponente politico locale, che dice di candidarsi alle elezioni europee ‘perché da troppi anni il Lazio non porta in Europa i problemi di un mondo industriale concentrato nel sud della regione e che non reclama soldi ma politiche di sviluppo. Personalmente mi candido a portare in Europa queste istanze’. Sale il tono dello scontro per le candidature alle Europee all’interno della Lega. Ad intervenire è l’onorevole Maria Veronica Rossi.
“Beh, che dire, evviva i salvatori della Patria. Solo che il prode “paladino” del territorio, collezionista seriale di candidature (nel suo curriculum gli manca solo forse quella ad amministratore di condominio) e di brucianti sconfitte, deve essersi perso in questi mesi che a Bruxelles c’è qualcuno, come la sottoscritta, che quelle istanze di cui lui straparla le ha già portate da tempo”.
“Ci sono, poi, altri colleghi di partito europarlamentari del basso Lazio, che, dall’inizio della legislatura, si stanno spendendo, per quello che possono, per aiutare i territori, considerate anche quelle che sono le competenze dell’Ue (magari un ripassino sugli ambiti di azione dell’Unione europea e degli Stati nazionali e sui rapporti tra queste istituzioni non farebbe male). Se il nostro eroe dovesse diventare europarlamentare, cosa che sinceramente gli auguro, troverà buona parte del lavoro fatto. Non resta, quindi, che aspettare il nuovo messia e prepararci all’apertura di una stagione fantasmagorica di opportunità per Frosinone e Latina. Intanto, io con grande umiltà continuerò a lavorare in silenzio per dare il mio modesto contributo per i nostri territori da europarlamentare in carica fino al termine della legislatura”.