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Sanità, sistemi anticendio e assunzioni. Savo: “Nel Lazio Rocca risponde alle criticitá”

Il presidente del Lazio, Francesco Rocca, “con i fatti e con i numeri risponde alle emergenze della sanitá territoriale”. Lo afferma la consigliera di Fd’I del Lazio, e presidente della commissione regionale Sanitá, Alessia Savo.

“Centosettantotto posti letto per il trasferimento dei pazienti dai pronto soccorso dopo l’improvvisa chiusura dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli; oltre 18 milioni di euro a carico della Regione Lazio per interventi di adeguamento alla normativa antisismica delle aziende sanitarie regionali; altre 1.200 assunzioni che, da inizio mandato, salgono a 3.900 e 7 nuove postazioni dell’Ares 118 oltre al via libera al nuovo ospedale Tiburtino con 392 posti letto – sottolinea -. Questa è la risposta del governo regionale presieduto da Francesco Rocca che con i fatti e con i numeri risponde alle emergenze della sanitá territoriale e lo fa con la rapiditá che un dramma, come quello dell’ospedale di Tivoli, impone a un’amministrazione che deve agire con velocitá, efficienza e responsabilitá”.

 “Il percorso avviato dalla nostra Regione – prosegue Savo – non ha avuto battute d’arresto: ciò che è accaduto meno di una settimana fa all’ospedale San Giovanni Evangelista obbliga a una riflessione ma anche e soprattutto a interventi efficaci che accertino l’esistenza e il funzionamento di tutte le misure di sicurezza che non possono consentire errori o negligenze in nessun luogo e, se possibile, ancora di piú in quelli, come gli ospedali, che sono aree protette in cui i cittadini utenti devono trovare soltanto cure, assistenza e risposte ai loro bisogni. Il nostro impegno – aggiunge – quello che sin da subito abbiamo preso con il territorio e con la popolazione del Lazio, è reale, effettivo e si misura con i fatti: ringrazio il presidente Rocca, la giunta regionale e il direttore urbani per il grande lavoro portato avanti in questi mesi che denota il senso della buona amministrazione e l’idea di governo improntata alle esigenze della collettivitá. Ma anche al miglioramento degli standard sanitari che devono poter rispondere alle necessitá di un territorio complesso e articolato come il Lazio. La nostra missione di ricostruzione e rafforzamento della sanitá – conclude – non finisce qui ma possiamo ragionevolmente parlare di un altro grande passo avanti di cui il nostro territorio aveva urgente e improrogabile esigenza”.