Sanità, oggi sciopero nazionale. D’Amato attacca sulla Finanziaria. Maura lo zittisce: “Stiamo riparando i loro errori”
Oggi lo sciopero di diverse categorie sanitarie, su tutto il territorio nazionale: incrociano le braccia per 24 ore medici, veterinari, biologi e dirigenti sanitari del sistema sanitario nazionale, con lo stop previsto sui servizi di sanità ospedaliera e territoriale “non indispensabili” per: diagnosi, cure non urgenti e le forniture alimentari.
In merito è intervenuto il consigliere regionale Alessio D’Amato. Che afferma: “Sono solidale con i professionisti della sanità, medici e infermieri che bocciano senza appello la manovra del Governo, e dicono che il re è nudo, annunciando altre mobilitazioni. Le risorse messe in finanziaria non coprono neanche gli effetti inflattivi come ribadiamo da tempo. Occorre un vero e proprio piano Marshall – afferma il consigliere della Regione Lazio e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato – Azione lo dice da tempo e ha presentato proposte ed emendamenti per rilanciare il SSN e portarlo nella media europea per livello di finanziamento, puntare sui giovani e su un reclutamento straordinario e rivedere anche le modalità di ingaggio di medici specializzandi e infermieri.
Sulla sanità serve un cambio di marcia che questo Governo non sta mettendo in campo. È incredibile come si possa avere la memoria corta, durante la pandemia eroi, oggi costretti a scioperare per difendere il diritto alla salute”.
Non si è fatta attendere la replica degli esponenti del centro destra. In primis Daniele Maura, vice capogruppo regionale di Fratelli d’Italia:
“Il Governo Meloni – ha puntualizzato il consigliere regionale – è il primo, dopo lunghi anni, che ha invertito la tendenza sulla sanità passando dai tagli a maggiori investimenti. Inoltre, con i nuovi criteri di riparto si è determinato uno spostamento di risorse dalle Regioni di centro-nord a vantaggio delle Regioni del sud di circa 220 milioni di euro.
Insomma, D’Amato dovrebbe solo ringraziare il Governo Meloni rispetto ai governi dei suoi amici del Pd. Lo sfascio della sanità è figlio di chi ha governato in questi anni, a livello nazionale come, forse ancora di più, a livello regionale (dove D’Amato fino a febbraio scorso era assessore alla Sanità, ndr) e lo dimostrano anche le sentenze della Corte dei Conti. Pertanto, adesso sentire D’Amato dare lezioni fa sorridere o meglio piangere: racconta bugie a tutto spiano ed attacca un governo, quello Meloni, che dovrebbe ringraziare come dimostrano i dati”.
