Regione Lazio – Riconteggio schede Ciacciarelli, fermo per un quesito al Consiglio di Stato
Era il giorno del riconteggio delle schede chiesto da Pasquale Ciacciarelli. Alle ultime regionali ottenne 14.030 preferenze ma non bastarono ad essere eletto a causa dello scarto minimo dei resti che consentì a Latina di ottenere il sesto consigliere, Angelo Tripodi (tra l’altro ora passato dalla Lega a Forza Italia) eletto con sole 8.119 voti. Una legge elettorale assurda che ha determinato uno squilibrio di rappresentanza inconcepibile tra Frosinone e Latina, con la provincia ciociara rimasta alla metà della rappresentanza dei cugini nonostante la sostanziale parità del corpo elettorale.
Ciacciarelli è sicuro di ribaltare quel risultato perché ha contestato diversi errori nell’attribuzione dei voti in parecchi seggi. Qualcosa però aleggia su questo risultato perché anche oggi le cose non sono andate come l’assessore regionale (intanto è stato nominato da Rocca) avrebbe voluto. Niente di irreparabile intendiamoci ma la funzionaria delegata da Prefetto di Frosinone al riconteggio delle schede si è fermata e ha sospeso la procedura perché ha voluto chiedere un chiarimento al Consiglio di Stato.
Il riconteggio era iniziato partendo dalle schede bianche e dalle nulle, poi qualcosa ha acceso un dubbio nella funzionaria ed ora si dovrà attendere il responso del Consiglio di Stato prima di procedere con il riconteggio delle schede di Ciacciarelli. La Prefettura, stando a quanto scrivono le agenzie, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Stupore invece è stato espresso da Pasquale Ciacciarelli.