Consorzio di Bonifica Valle del Liri accoglie la richiesta di Coldiretti: ripristinata l’irrigazione dei canali

Accolte le richieste di Coldiretti Frosinone dal Consorzio di Bonifica Valle del Liri, al quale la federazione provinciale aveva chiesto un confronto, per trovare nell’immediato, una soluzione ai ritardi di un mese relativi all’immissione di acqua nel canale, che alimenta gli impianti tra i Comuni di Pontecorvo, San Giorgio a Liri ed Esperia. Un ritardo dovuto ai lavori di manutenzione straordinaria della centrale idroelettrica, che avrebbe però rischiato di causare ingenti danni alle oltre venti aziende agricole che si trovano in quell’area, soprattutto quelle che coltivano tabacco. 

“Il servizio irriguo sarà attivato subito – hanno fatto sapere dal Consorzio di Bonifica Valle del Liri – anche nei comprensori di Sant’Ermete, Fabbricata, Ponte Teano e Sant’ Oliva. Alle imprese agricole insediate in queste località – abitualmente servite grazie al canale Enel, oggi vuoto per manutenzione della centrale idroelettrica – verrà fornita acqua dalla Forma Quaesa. I vasconi irrigui delle quattro località saranno presto pieni e messi a disposizione per assicurare puntuale irrigazione delle piantagioni che stanno per essere messe a dimora – ortaggi, tabacco e frumento per l’alimentazione animale”.

“I nostri agricoltori possono tirare un sospiro di sollievo – spiega il presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone – ci teniamo a ringraziare il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Valle del Liri, Sonia Ricci, per aver accolto la nostra richiesta e ascoltato le nostre preoccupazioni, dimostrando grande sensibilità su questo tema”.

Una situazione che rischiava di compromettere il raccolto degli agricoltori presenti con le loro aziende in quell’area. “La nostra gratitudine al Commissario del Consorzio di Bonifica Valle del Liri – aggiunge il direttore di Coldiretti Frosinone, Carlo Picchi – i ritardi paventati avrebbero causato ingenti danni ai nostri agricoltori, in particolar modo alle aziende che coltivano tabacco, che sono maggiormente presenti in quell’area, molti dei quali avevano già iniziato la piantumazione delle nuove piante. In assenza di un’adeguata irrigazione avrebbero visto vanificare il loro investimento e il raccolto”.