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Frosinone, Iacovissi: “Sulla mobilità urbana servirebbe condivisione”

“Dal 15 luglio (cioè tra pochissimi giorni), per la realizzazione della corsia del Brt, verrà istituito un senso unico di marcia in via Marittima, con divieto di sosta delle auto su entrambi i lati dell’arteria. Interventi necessari se si vuole mettere mano alla mobilità cittadina, ma il problema è sempre lo stesso: il modus operandi e la tempistica. Non c’è mai alcun confronto preventivo nei quartieri, con chi abita in quelle zone, con chi ha attività lavorative nelle aree interessate dai provvedimenti e dai lavori. Stesso discorso per l’idea dell’isola pedonale permanente in via Aldo Moro, che tanto allarma i commercianti. Per un motivo semplice: negozi, piccoli esercizi e attività vanno avanti (a fatica) grazie al fatto che hanno una clientela “affezionata”. Ma se il contesto cambia, se vengono istituiti divieti di transito e se parcheggiare diventa impossibile, allora tutte le condizioni mutano”.

“Il Partito Socialista Italiano ha sempre guardato al superiore interesse della città e continuerà a farlo. Ci rendiamo perfettamente conto che, se davvero si vuole realizzare (e noi lo vogliamo) una città proiettata nel futuro, con un Piano urbano della mobilità sostenibile in grado di coniugare l’esigenza di collegamenti rapidi con il rispetto dell’ambiente e delle norme “green”, questi lavori siano necessari”.

“Ci stupisce però il fatto che ogni provvedimento cali dall’alto e spesso all’ultimo istante utile. In occasione delle misure per contrastare l’inquinamento da smog, il Sindaco Riccardo Mastrangeli annunciò la volontà di coinvolgere l’intero Consiglio comunale su questo argomento. Non è mai successo, ma non è mai troppo tardi. La proposta del Psi è quella di investire il Consiglio comunale (peraltro il massimo organo democratico della città) dei temi riguardanti la mobilità urbana, come già avemmo modo di suggerire lo scorso autunno. E prevedendo altresì un confronto necessario con i cittadini, con i comitati di quartiere, con i commercianti. Perché stabilire il percorso del Bus Rapid Transit determinerà inevitabilmente una rivoluzione della viabilità. E sicuramente anche una riduzione dei posti auto, già pochi. Sarebbe importante avviare anche una riflessione a tutto tondo sulle piste ciclabili e ciclopedonali, sui futuri scenari legati all’ascensore inclinato, a proposito del quale sarebbe opportuno avere dei tempi certi”.

“La mobilità urbana è talmente importante che necessita di una condivisione con la città, in tutte le sue articolazioni. Altrimenti, procedere a macchia di leopardo (come si è fatto finora), ha il solo effetto di aumentare i disagi delle persone e di determinare polemiche che non si conciliano con il profilo amministrativo”.

“Tornando, infine, al Bus Rapid Transit: siamo sicuri che la “mission” di collegare in dieci minuti la Stazione ferroviaria a De Matthaeis sarà rispettata? Noi ci permettiamo di avanzare più di qualche ragionevole dubbio, considerando il traffico cittadino ma anche una viabilità completamente stravolta e in cambiamento permanente. Gli automobilisti che transitano a Frosinone sono davvero sconcertati. Il Brt ha un senso se collega velocemente la Stazione a De Matthaeis e se ci sono parcheggi operativi dove lasciare l’auto. Altrimenti, perché infilarsi nel caotico traffico cittadino su un Bus piuttosto che con la propria macchina? Ecco perché, anche su questo punto, va avviato un percorso vero dal basso”. Lo evidenzia Vincenzo Iacovissi, capogruppo PSI