Castrocielo – Oro, incenso, mirra… e musica: “Un grande spettacolo a ventitré ore”
Immaginate una chiesa di un centro storico, centenaria e suggestiva, che svetta dall’alto dominando l’intero paese. Fuori un’artistica facciata, dentro…gremita di persone accorse al richiamo di tamburo e grancassa suonati per annunciare “Un grande spettacolo a ventitré ore”. Una piccola compagnia itinerante è giunta e se “Si può? Incominciamo!”. Ma… attenzione! Se nella finzione teatrale Pagliaccio è pronto a prendere botte per far ridere la gente, nella vita reale Pagliaccio non è e non tollera che altri uomini facciano la corte a sua moglie.
Non si può rendere completamente e con poche parole ciò che è successo sabato 11 gennaio, nella splendida chiesa di Santa Lucia V.M. di Castrocielo, per “Oro, Incenso, Mirra … e Musica”, con la messa in scena di Pagliacci, dramma verista in un prologo e due attidi Ruggero Leoncavallo, che mescola elementi di tragedia e di commedia. Nel quale la finzione si confonde con la realtà e a questa rimane sottomessa fino al più tragico degli epiloghi.
Protagonisti della serata il soprano Maristella Mariani, nel ruolo di Nedda/Colombina, attrice; il tenore Gianluca Zampieri, Canio/Pagliaccio, capo della compagnia; il baritono Luciano Miotto, Tonio/Taddeo, commediante gobbo; il tenore Stefano Sorrentino, Beppe/Arlecchino, commediante; il baritono Salvatore D’Alò, Silvio, giovane contadino del villaggio; il Coro di contadini, contadine e paesani dell’Ararart Ensemble. Tutti magistralmente diretti e accompagnati dal M° Mirco Roverelli. Pubblico numeroso, silenzioso e attento che non ha nascosto emozioni né lacrime di commozione.
Ad introdurre la serata il soprano Denyse Rossetti, per la prima volta in veste di presentatrice. Tra gli elementi di scena un dipinto dell’artista Armando Velardo, affine all’opera rappresentata sia nel titolo che nel significato.
Il presidente dell’Ararart, Emilio Mariani, afferma: “Pagliacci affronta l’importante ed attuale tema del femminicidio, è stata messa in scena proprio come atto di denuncia contro la violenza a cui si deve porre fine. Anche nell’opera Nedda subisce violenza in modi diversi: fisica e psicologica. Alla protagonista, dopotutto, possiamo attribuire solo una colpa: quella di essersi innamorata dell’amore”.
Anche il sindaco Giovanni Fantaccione ha espresso parole di stima e incoraggiamento: “Una serata straordinaria per la qualità della musica e degli interpreti. Quest’opera è stata scelta di proposito, con cognizione di causa, per contribuire a porre fine alle troppe violenze, purtroppo all’ordine del giorno. Vorrei ricordare come il nostro Comune è schierato in prima linea in merito e far sapere a tutti che abbiamo una sede interdistrettuale del CAV, Centro Anti Violenza, che garantisce un servizio immediato a tutte le donne in difficoltà”.
Non poteva mancare a conclusione, l’esortazione del parroco, don Natalino Manna, sempre presente, che ha detto: “Continuate a fare luce nel mondo con la vostra musica”.
“Oro, Incenso, Mirra … e Musica” è il titolo ideato e proposto dall’Associazione Ararart e che da oltre 10 anni è il punto di riferimento per tanti appassionati di musica lirica. Un evento che, come per le passate edizioni e nel rispetto di una tradizione in noi radicata, si fa momento di svago, preghiera e omaggio al Bambino Gesù, al quale artisti e pubblico offrono, come i Magi, un quarto dono…la Musica, nel giorno del Suo Battesimo.
Inserito all’interno di “Armonie di Natale”, Itinerario Musicale della provincia di Frosinone e Latina, nato e curato fin dal principio dalla collaborazione tra le Associazioni Ararart odv di Castrocielo, Assoflute di Pontecorvo e Le Tre Torri di Roccasecca, “Oro, Incenso, Mirra … e Musica” è giunto alla XII Edizione e da sempre è l’evento di chiusura dell’intero itinerario.
Ringraziamenti vanno all’Amministrazione comunale di Castrocielo, alla Pro Loco, alla Parrocchia Santa Lucia, alla Fondazione Armando Velardo, a tutto il pubblico presente, giunto da diversi paesi del Lazio e dalle vicine regioni Abbruzzo e Molise, a tutti gli artisti e a quanti hanno inviato parole di sostegno. Per tutti arrivederci alla prossima edizione.