Il Vescovo Antonazzo diffamato sui social, la Diocesi querela. Individuato l’hater, chiesto il rinvio a giudizio
Il Vangelo invita a porgere sempre l’altra guancia. Ma a tutto c’è un limite: così devono aver pensato monsignor Gerardo Antonazzo e la Diocesi di Cassino – Sora – Aquino -Pontecorvo di fronte alle pesanti ed offensive accuse lanciate sui social da un hater (gli ‘odiatori’ che purtroppo vivono e proliferano sui social).
Post contenenti frasi diffamatorie di cui il Vescovo è stato a lungo bersaglio e che dalla Diocesi sono state ritenute “false, lesive e gravemente offensive nei confronti dell’istituzione ecclesiastica ed in particolare del vescovo Gerardo Antonazzo”. Quei post, infatti, non si limitavano ad attribuire al vescovo condotte del tutto prive di riscontro ma erano accompagnati da offese personali ed insulti.
Gli episodi sono avvenuti nei mesi scorsi e sono stati denunciati alla Procura di Cassino che (come riporta anche l’Ansa) ha individuato l’autore, appunto un ‘hater’, ed ora gli ha notificato la conclusione delle indagini con la richiesta di processo. Niente altra guancia? “Talvolta l’azione legale – spiega la diocesi – rappresenta una scelta di tutela non solo verso le persone coinvolte ma anche verso la verità e la corretta informazione”.
Una bella lezione per l’hater ed un caso che dovrebbe far capire come i social non sono una “zona franca” dove poter dire tutto e poter offendere tutti ma un luogo dove le regole e le leggi vanno rispettate esattamente come nella vita reale.



