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Valle del Sacco, Federlazio: “Vicini alla carta dei valori di fondo e all’istituzione del comitato di controllo”

Nel mese di luglio, in seno all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, il Presidente di Federlazio, Nino Polito, evidenziando le criticità delle imprese rientranti nell’ambito del SIN Bacino del Fiume Sacco, ha rappresentato il punto di vista degli imprenditori del territorio.

I suggerimenti inclusi in un documento stilato da Federlazio e presentato ai membri della Commissione sono state oggetto di un’attenta riflessione, che ha condotto a importanti conclusioni.

Pochi giorni fa, l’ente attuatore, la Regione Lazio, su proposta dell’Assessore alla Tutela del Territorio, Rifiuti e Mobilità, Fabrizio Ghera, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente, sulla base dell’accordo di programma tra Regione e Ministero dell’Ambiente, ha approvato il documento tecnico-scientifico per definire i valori di fondo naturali delle matrici suolo, sottosuolo e acque sotterranee. Quest’aspetto risulta cruciale per distinguere la contaminazione dai valori normalmente presenti nell’area.

Si costituirà inoltre un Comitato di indirizzo, di promozione e di controllo per affrontare le criticità della Valle del Sacco. L’organismo opererà in una logica di sinergia tra Regione Lazio e Camera dei deputati, e vedrà coinvolte categorie e ordini professionali del territorio.

Il Presidente Polito commentando favorevolmente la notizia ha precisato – “E’ fondamentale riconoscere il ritardo accumulato e l’urgenza di una svolta sul tema del SIN. Oltre alle buone notizie di queste ultime ore, è necessario così come abbiamo denunciato nel documento presentato alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, intervenire per risolvere il problema della carenza di personale negli enti responsabili delle autorizzazioni”.

Come ribadito in più tavoli organizzati da Federlazio sul tema, è imperativo affrontare senza indugio questa difficoltà per ottenere risultati tangibili nel breve termine.

La discussione sulla burocrazia, sulle lungaggini autorizzative e dei no a prescindere, si protrae ormai da decenni in questa provincia. Le imprese sono consapevoli delle sfide che sono costrette ad affrontare in mercati sempre più competitivi. Il sistema pubblico, invece, fa fatica a rispondere alle imprese che hanno bisogno di risposte immediate, in tempi certi. Risposte che per troppi anni o non sono arrivate, o sono arrivate in ritardo. Tutto ciò ha creato una sorta di rassegnazione tra gli imprenditori, che va decisamente combattuta.

Questa sfiducia – sottolinea il Presidente Polito – costituisce un drenaggio di valore per il tessuto economico e sociale del nostro territorio, un tessuto che gode di competenze, forza lavoro, industrie, centri di ricerca e istituti universitari, un vantaggio competitivo per chi è interessato a investire.

Infatti, alcune aziende si trovano nell’obbligo di non investire, addirittura delocalizzare, evidenziando un reale pericolo di deindustrializzazione se non si ribalta immediatamente questa tendenza”.

Grazie agli Stati Generali, convocati dal Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, finalmente tutti i soggetti attivi del territorio si riuniranno per discutere sfide e opportunità. È necessario definire una direzione chiara, il fattore chiave sarà implementare strategie di sviluppo incisive, fissando obiettivi realizzabili, ma con tempi definiti.

Il Presidente Polito ha così concluso – “Il tempo rappresenta l’indicatore di performance più trascurato in questa provincia. Se non riusciremo ad essere squadra per raggiungere risultati concreti entro scadenze chiare, ci troveremo solamente a discutere di dichiarazioni senza una visione industriale tangibile”.