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Coldiretti Lazio, situazione kiwi devastante: serve stato calamitá

Nel Lazio “i nostri produttori di kiwi stanno vivendo una situazione devastante che rende inevitabile lo stato di calamitá, un atto necessario per dare un sostegno alle aziende colpite”. Lo afferma in una nota il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, in riferimento alla moria dei kiwi che ha colpito soprattutto l’Agro Pontino e Roma. “E’ fondamentale puntare a una sottomisura 4.1 del Programma di sviluppo rurale piú snella – spiega -. Nel Psr attuale permangono molte lacune con vecchie misure ormai inefficaci. Quello che serve è una semplificazione burocratica, come sosteniamo da sempre. Il nuovo Psr – prosegue Granieri – dovrá essere uno strumento semplificato, con meno sotto misure, ma piú snelle e poderose, tali da consentire il reinserimento delle aziende colpite dalla moria dei kiwi. Riteniamo necessario destinare a progetti di filiera, come quelli del kiwi, i soldi dei Gruppi d’azione locale (Gal). Bisogna tutelare un settore che rappresenta il primo Pil del Lazio – aggiunge – e che non può essere sottostimato. Ringraziamo il presidente della Commissione Agricoltura, Vittorio Sambuci per l’attenzione mostrata a questa seria problematica”.

In questi anni – prosegue la nota – Coldiretti Lazio ha ripetutamente lanciato l’allarme sulla moria dei kiwi, che ha giá compromesso il raccolto di quasi il 90 per cento delle aziende danneggiando piante presenti su una superficie di oltre 6 mila ettari sui circa 9 mila ettari totali. Numeri che sono destinati a crescere ulteriormente, mettendo definitivamente in ginocchio un settore, che nell’Agro Pontino e a Roma rappresenta una delle piantagioni principali, con oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un valore che supera i 500 milioni di euro annui. “Parliamo di un prodotto che rappresenta una vera eccellenza per il territorio – conclude Granieri – che ha ottenuto il marchio Igp, non possiamo permetterci di rischiare di mettere una produzione che è in grado di creare un indotto economico notevole per la nostra Regione”.