Congedo mestruale al Sulpicio di Veroli: Battisti ringrazia dirigente, prof e studenti
La consigliera regionale del Partito democratico del Lazio, Sara Battisti, ha scritto alla dirigente scolastica dell’Iis G. Sulpicio di Veroli, Marianna Stefania Ladisi e alle rappresentanze studentesche poichè l’istituto “è il primo della Provincia di Frosinone e tra i pochissimi in Italia ad aver introdotto il diritto al congedo mestruale che consentirá alle ragazze affette da dismenorrea di avere due giorni di permesso al mese che non verranno conteggiati come assenza, dietro certificazione medica”. Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale Pd.
“Una proposta – si legge nella missiva – avanzata dalle rappresentanze studentesche, condivisa dal Collegio Docenti e approvata dal Consiglio d’Istituto che ha un carattere rivoluzionario, specie nel momento storico nel quale si colloca. Stiamo infatti assistendo in questi giorni, a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, ad un dibattito molto profondo sul ruolo ricoperto dalla scuola nell’ambito dell’educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e sulla necessitá di promuovere l’introduzione dell’educazione sessuale e all’affettivitá tra i banchi di scuola”.
“Questa vostra scelta – prosegue – irrompe in modo potente perchè certifica la sensibilitá e il rispetto al quale educate quotidianamente alunne e alunni; una missione quotidiana che portate avanti superando differenze e tabú rispetto a un tema sul quale c’è ancora molto pregiudizio. Spesso, infatti, la dismenorrea non è considerata una patologia, ma una variabile fisiologica, un semplice dolore che può essere piú o meno tollerato dalle donne, a seconda della sensibilitá. Davanti a questi pregiudizi, la vostra risposta dimostra la capacitá di andare oltre gli steccati per concorrere concretamente alla paritá di genere e al rispetto reciproco. E’ un segnale importante perchè anticipa anche le scelte delle istituzioni che, molto spesso, tardano a dare risposte su esigenze che sono ormai diffuse e riconosciute nel contesto sociale. Concludo ringraziando lei, le studentesse e gli studenti per questo bellissimo segnale che risuona forte dandoci la spinta a fare ancora di piú nell’affermazione dei diritti. Con l’augurio – conclude – che il vostro esempio possa essere seguito da tanti altri istituti”.