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Rilancio del territorio, D’Amico punta sugli Stati Generali del turismo sostenibile

“Non servono le interminabili liste della spesa e neppure l’elenco delle buone intenzioni sullo stile della “letterina a Babbo Natale”. Occorre invece concentrarsi su poche cose che si possono davvero fare, con il realismo di chi sa che le risorse a disposizione sono poche per tutti. La riunione degli Stati Generali dell’economia della provincia di Frosinone ha rappresentato un momento importante e positivo al quale adesso bisogna dare seguito. Tanto più che il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha dato la sua completa disponibilità ad occuparsi di questo argomento”. Lo evidenzia Guido D’Amico, presidente di Confimprese Italia.

“Però ora tocca ai rappresentanti locali (della politica, dell’economia, del mondo delle associazioni, delle parti sociali) riempire di contenuti fattibili il contenitore degli Stati Generali mettendo a fuoco le priorità e i modelli di finanziamento degli stessi. Dalle infrastrutture (materiali e immateriali) a tutto il resto. Altrimenti la prossima volta si comincerà ancora una volta da zero. Ecco perché è fondamentale attivare, celermente, un confronto virtuoso. Per il resto, Confimprese non ha cambiato idea. L’estensione della Zona Economica Speciale alle province di Frosinone e di Latina avrebbe rappresentato la svolta per i territori del Basso Lazio. Questo non è accaduto. Si è parlato delle Zls, le Zone logistiche semplificate. Intendiamoci bene: non sono la stessa cosa della Zes, ma da qualche parte bisogna ripartire. Però la sensazione è sempre la stessa e cioè che, svanito l’entusiasmo dell’effetto annuncio iniziale, si ripiombi nell’immobilismo totale. Anni fa, in tempi assolutamente non sospetti, Confimprese avanzò l’idea delle Zone Franche Urbane per l’area della Ciociaria. Il concetto è semplice: se in Campania e in Molise ci sono agevolazioni contributive ed incentivi fiscali, allora perché un’impresa dovrebbe venire ad investire (o perfino restare) in Ciociaria? Ma abbiamo dovuto constatare l’assoluta mancanza di risposte a quella tematica. Non ripetiamo gli stessi errori, uniamo le forze. La politica a servizio del territorio e delle imprese si fa in questo modo intervenendo cioè sul piano legislativo con lucidità e concretezza. Le Zls non scenderanno dal cielo, va costruito un percorso comune e fattibile dal quale si possa ripartire per tutte le altre proposte. Nei mesi scorsi questa associazione di categoria ha lanciato la proposta del Turismo sostenibile: si tratta di un’innovazione storica in grado di “cambiare verso” al territorio. Il concetto è semplice: sensibilizzare e supportare le imprese operanti nel settore turistico affinché adottino pratiche più sostenibili, migliorando in questo modo le condizioni ambientali locali, coinvolgendo le imprese, pianificando gli incontri, selezionando gli esperti nel campo ambientale, costituendo collaborazioni con scuole e altri enti, implementando le attività proposte, raccogliendo dati e informazioni. L’offerta ecoturistica è fondamentale. Non tutti sanno come ottenere una certificazione “green”. Sostenibilità è anche rendere l’offerta alberghiera e i servizi turistici i più fruibili possibile per le persone che hanno meno mezzi e possibilità. Il modello di hotel e strutture alpine è qualcosa che ha molto a che fare con la disponibilità. Si tratta di un’opportunità enorme per un territorio, anche in vista del G7 e del Giubileo, parlo del Basso Lazio, che ha mete gettonatissime: penso a Fiuggi, a Gaeta e Formia, alla Valle di Comino, a Cassino. Il turismo sostenibile è una possibilità da cogliere al volo”.