Sparatoria, la sicurezza di Frosinone è una questione che investe anche la politica
La sparatoria avvenuta a Frosinone ha scosso la tranquillità della città, mettendo in evidenza un problema di sicurezza che va ben oltre la semplice azione delle forze dell’ordine. È un segnale inequivocabile del grado di criminalità radicato nel territorio; un problema che non può essere ignorato o imputato esclusivamente all’autorità giudiziaria, ma che coinvolge in maniera totale anche la sfera politica.
La sicurezza di una comunità non può essere ridotta a multe elevate per blocchi del traffico, del tutto inutili per risolvere la questione dello smog, o a misure reattive dopo gravi episodi come quello avvenuto ieri sera. Serve un approccio più ampio e sistemico, che affronti le radici del problema e promuova la prevenzione oltre alla repressione. E di questo se ne devono far carico, innanzitutto, il sindaco Mastrangeli e i suoi assessori. Ma anche l’intera assise civica.
È vero che innanzitutto è fondamentale un maggior impegno nella lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga, due fenomeni che spesso vanno di pari passo e che minano profondamente la sicurezza e il benessere della comunità. Ma questo richiede una collaborazione stretta e continua tra le forze dell’ordine, le istituzioni locali e la magistratura, al fine di individuare e smantellare le reti criminali che operano sul territorio.
Ma la sicurezza non riguarda solo la lotta alla criminalità organizzata. È necessario anche intervenire sui fattori socio-economici che alimentano il disagio e favoriscono la crescita del crimine. Investimenti nella creazione di opportunità lavorative per i giovani, nel rilancio di città che non cresce orami da molto tempo , e in programmi di sostegno alle famiglie in difficoltà. Occorrono anche interventi mirati per contrastare la marginalizzazione e l’emarginazione sociale sono tutti elementi cruciali per promuovere un ambiente sicuro e inclusivo.
Inoltre, non può essere trascurata l’importanza della prevenzione e della promozione della legalità fin dall’età scolare. Educazione civica, sensibilizzazione sui rischi legati alla criminalità e promozione dei valori di rispetto delle leggi e dei diritti altrui devono essere parte integrante del percorso formativo dei giovani, al fine di costruire una cultura della legalità che permei l’intera società.
Infine, è essenziale un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei cittadini stessi nella promozione della sicurezza. La creazione di reti di vicinato, il potenziamento dei comitati di quartiere e l’organizzazione di iniziative di volontariato possono contribuire in modo significativo a rafforzare il senso di comunità e a prevenire la criminalità.
La sicurezza di una città non può essere garantita solamente attraverso misure punitive o reattive. Serve un approccio collaborativo, che coinvolga l’intera comunità nella promozione di un ambiente sicuro e inclusivo. Solo così Frosinone potrà affrontare efficacemente le sfide legate alla criminalità e garantire lo sviluppo economico e un futuro migliore per tutti i suoi cittadini. Altrimenti sarà il baratro definitivo.