‘Strada facendo’ di Antonio Pompeo fa tappa nel capoluogo
Seconda tappa, ieri pomeriggio, per l’iniziativa ‘Strada facendo’, lanciata da Antonio Pompeo nei giorni scorsi e ufficialmente iniziata ieri dalla Valle di Comino. Un progetto di viaggio sul territorio della provincia che vuole raccontare un modello di gestione amministrativa – quella comunale e provinciale – da esportare anche a livelli più alti perché rivelatosi determinante per la crescita e per lo sviluppo di questa terra.
In una sala stracolma dell’hotel ristorante ‘Memmina’ in via Maria, a Frosinone, Pompeo, accompagnato dai consiglieri provinciali Antonella Di Pucchio e Luigi Vacana, da Andrea Turriziani e Stefania Martini, insieme a tanti amici, sostenitori e cittadini, ha ripercorso quello che ha ribattezzato come il suo “viaggio straordinario”, iniziato da amministratore comunale a Ferentino e proseguito nel ruolo di presidente della Provincia di Frosinone, dove grande e continuo è stato l’impulso trasmesso ai colleghi amministratori per costruire un progetto comune sul territorio, finalizzato a migliorare la qualità della vita dei cittadini, a restituire loro il senso delle istituzioni e la passione di chi, come lui, intende la politica a servizio della collettività.
“In questi anni alla guida di Comune e Provincia – ha detto Pompeo – ho avuto l’onore di conoscere e guidare un territorio meraviglioso che merita di essere non solo valorizzato ma supportato e sostenuto nelle sue tante peculiarità ed eccellenze. Prima ancora, però, è necessario garantire una qualità di vita ai cittadini che, soprattutto in questi ultimi anni, tra pandemia, guerra, aumento dei prezzi e caro-bollette, sono alle prese con difficoltà quotidiane e spesso drammatiche da affrontare. Non possiamo non partire dai problemi reali del Paese e della nostra provincia che riflette, purtroppo, situazioni nazionali e internazionali che ne stanno minando la serenità e il benessere quotidiani”.
Quindi il grande impegno, in qualità di presidente dell’Unione delle Province del Lazio, che gli ha permesso di esportare il ‘modello Frosinone’ nelle altre città e sui tavoli governativi dove il grande lavoro portato avanti in questi anni in provincia è stato addirittura assunto come esempio italiano di una gestione amministrativa efficiente, responsabile e proiettata al futuro.
“Dall’edilizia scolastica alla viabilità, dall’ambiente alla cultura, – ha sottolineato Pompeo – andando ben oltre le funzioni e le competenze non riconosciute, abbiamo contribuito a far crescere tutte le città e i paesi di questa terra. Frosinone deve poter essere messa nelle condizioni di emergere, e non solo a livello regionale, come un capoluogo moderno dal punto di vista delle infrastrutture, stimolante sotto quello occupazionale per i ragazzi e le ragazze che vogliono restarci dopo il loro percorso di studi e vivace sotto il profilo turistico e culturale. Alla guida della Provincia sono fiero di aver contribuito alla crescita di questa città lasciando tre nuove scuole: due strutture per l’Istituto Alberghiero Angeloni e una costruzione all’avanguardia che sorgerà nell’area del Casaleno, con una nuova viabilità anche per lo stadio Stirpe e i tifosi del Frosinone Calcio. Ma penso anche all’importante progetto della fermata Tav, che consentirà di mantenere e rafforzare ancora di più la posizione baricentrica del capoluogo, portandolo ad essere punto di snodo strategico del centro Italia”.
Ha toccato poi gli argomenti centrali di quella che, a suo parere, può e deve essere un’azione sovracomunale e sovraprovinciale che porti la città di Frosinone al centro dei tavoli decisionali strategici, evidenziando il grande contributo che un capoluogo come quello ciociaro può portare alla crescita dell’intero territorio regionale.
“A partire dalle grandi città – ha concluso, non senza essere stato più volte interrotto dagli applausi della nutrita platea – e arrivando sino ai piccoli centri, questa provincia può davvero conquistare un ruolo importante nel perimetro regionale, facendo emergere potenzialità che detiene da sempre ma che, purtroppo, non sono state adeguatamente valorizzate ed esportate. Frosinone può fungere da traino non solo per l’importante posizione geografica tra Roma e Napoli, che la vede cerniera nevralgica a livello di mobilità, di infrastrutture e di area industriale ma può incidere profondamente sulla crescita della regione attraverso una politica integrata ed efficiente, che sappia tradurre in ricchezza quello che oggi ancora non lo è. Una sfida che, anche sulla scorta della grande occasione offerta dal Pnrr, non possiamo permetterci di perdere e che, insieme a tutte le realtà del territorio, se lo vorranno, sono pronto e fiero di affrontare continuando questo viaggio impegnativo ma altrettanto straordinario”.