Spaccio a conduzione familiare: i carabinieri arrestano due cugini per droga

A conduzione familiare era la base di spaccio messa su da due cugini nativi dell’est Europa, stroncato quasi sul nascere dai Carabinieri della Compagnia di Sora. È quanto accaduto la notte di domenica 19 febbraio ad Alvito, quando in una operazione antidroga congiunta, tra i militari delle Stazione di Alvito e Casalvieri, con la collaborazione del personale dell’Aliquota Radiomobile, dopo mirati servizi di appostamento, nel pieno centro Alvitano, R.A. e B.E., entrambi poco più che 22enni, sono stati fermati a bordo della loro autovettura. I due, che credevano di poter agire del tutto indisturbati nell’attività di spaccio, dopo una minuziosa perquisizione personale, sono stati sorpresi con circa 10 grammi di cocaina. A conferma della fruttuosa attività posta in essere dai due cugini, è stato anche il rinvenimento di una ingente somma di danaro contante in banconote del taglio compreso tra le 20 e le 50 euro, prova della probabile fiorente attività di vendita della polvere bianca.

Da una successiva perquisizione domiciliare effettuata nell’appartamento che i due condividevano, ben occultato in un intercapedine di un armadio, è stato rinvenuto tutto l’occorrente per confezionare le dosi, ovvero una bilancia di precisione, carta cellophane e una sostanza utilizzata per il taglio al fine di far sembrare probabilmente più forte la purezza delle dosi e/o rafforzare o prolungare i suoi effetti, mettendo tuttavia a ulteriori rischi da overdose gli ignari acquirenti.

Il messaggio oramai è chiaro, tolleranza zero all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Difatti l’operazione portata a termine dai militari dell’Arma di Sora nel fine settimana, segue quella portata a termine pochi giorni fa, che ha visto l’arresto di un altro spacciatore attivo nel centro Sorano. Le indagini verteranno ora di comprendere i canali di approvvigionamento della droga, analizzando ogni elemento acquisito, non solo con le classiche attività info-investigative ma avvalendosi anche di moderne tecnologie.

Intanto gli arrestati nell’attesa della convalida da parte dell’GIP del Tribunale di Cassino, su disposizione della Procura della Repubblica, sono stati posti agli arresti domiciliari presso il loro domicilio.