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Società ‘svuotate’: Giorgio Rea ed altri quattro davanti al gup

Ancora una tegola giudiziaria sulla testa di Giorgio Rea, il commercialista, ed ex assessore del comune di Sora, finito al centro di diverse inchieste condotte dalla Guardia di Finanza di Sora. Stavolta deve rispondere, unitamente alla moglie e ad altri collaboratori, di una serie di reati finanziari. L’udienza davanti al gup del tribunale di Cassino è fissata per il 13 giugno.

Stando alle accuse contestate dalla procura di Cassino, in qualità di amministratore unico del Gruppo Sant’Alessandro Srl, deve rispondere di una serie di comportamenti che avrebbero cagionato intenzionalmente un danno patrimoniale alla società.  Gli investigatori delle Fiamme Gialle, nel corso delle indagini, hanno ricostruito tutta la movimentazione di denaro: il 27 dicembre del 2013 avrebbe ordinato un bonifico di 271 mila euro dal conto intestato al Gruppo Sant’Alessandro, in favore della società Magenta, con causale ‘finanziamento infragruppo’. A seguire, in qualità di amministratore unico della Magenta, avrebbe ordinato l’emissione di 9 assegni circolari per complessivi 270 mila euro, quale caparra per l’acquisto della società Euronefro Srl. Ma c’è di più: Il 3 febbraio del 2014,  avrebbe ordinato un altro bonifico di 225mila euro dal conto di quest’ultima società in favore della Magenta Srl e, successivamente, nello stesso giorno, quale amministratore unico della Magenta Srl, avrebbe ordinato l’emissione di 8 assegni circolari per 225mila euro per effettuare un ulteriore versamento finalizzato all’acquisto delle quote della società Euronefro. 

L’autoriciclaggio

Giorgio Rea in qualità di legale rappresentante della Magenta Srl trasferiva, a sua volta, le quote delle società acquistate illecitamente con i fondi sottratti dal gruppo Sant’Alessandro alla società Supernova Srl “intestando fittiziamente – si legge nella conclusione delle indagini – la titolarità di tali quote in capo a quest’ultima società, al fine di ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa delle somme utilizzate”.

Per gli inquirenti, inoltre, “sono sono state portate avanti una serie di ‘attività di ingegneria contabile e societaria’ con la creazione di soggetti giuridici sempre nuovi, con successive acquisizioni, passaggi di quote, movimentazioni finanziarie di importi rilevanti, accensione di mutui bancari, senza il possibile immediato monitoraggio delle operazioni da parte degli organi deputati al controllo”. Rea, insieme alle altre persone coinvolte in tale vicenda, ovvero Patrizia Ferri, Enrico Giovannangeli, Marco Petricca e Valeria Petricca, dovranno quindi comparire davanti al gup del tribunale di Cassino per i reati contestati.