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Inceneritori, polizia locale, sanità di prossimità: ecco la strategia Rocca per la Regione Lazio

Tre macroaree (‘Il Lazio dei diritti e dei valori’, ‘Il Lazio dei territori e dell’ambiente’, ‘Il Lazio dello sviluppo e della crescita’), 6 indirizzi e 17 obiettivi. Il tutto da realizzare con 19,4 miliardi di euro di fondi statali e soprattutto europei (compreso il Pnrr) ‘con macrovincoli di destinazione’. E’ la struttura del documento strategico di programmazione 2023/28 della Regione Lazio, che la giunta Rocca ha approvato.

Dalla salute, all’istruzione, formazione, lavoro, sicurezza, cultura, sport e famiglia, dall’assetto urbanistico per lo sviluppo, le politiche per la casa, all’ambiente, il territorio, le reti infrastrutturali, gli investimenti settoriali, fino alle politiche per l’energia e i rifiuti, c’è tutto ciò che il governo di centrodestra intende fare nel quinquennio di mandato.

I RIFIUTI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Diverse (e non poteva essere diversamente) le novità rispetto al decennio del centrosinistra targato Zingaretti. Balza agli occhi, ad esempio, la centralità dei ‘termocombustori’, ovvero degli inceneritori (secondo la ‘traduzione’ che ne fa la Treccani), per gestire i rifiuti. Secondo la Giunta, come si legge alla fine del documento, ‘per migliorare la situazione regionale nella gestione dei rifiuti’ sarà necessario un ‘rafforzamento della raccolta differenziata particolarmente a Roma, sull’esempio dei comuni più virtuosi del Lazio’, la realizzazione, completamento ed efficientamento ‘degli impianti di trattamento propedeutici alla filiera del recupero, riuso, riciclo’ ma ‘soprattutto, la realizzazione di linee di termocombustione per la chiusura del ciclo dei rifiuti regionali e in località idonee, non confliggenti con le vocazioni del territorio’. Insomma, una linea netta in controtendenza con l’attuale piano di gestione dei rifiuti del Lazio che non prevede questo tipo di impianti ma che si sposa con la scelta del commissario di governo-sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di realizzare un inceneritore nella Capitale.

LA SANITÀ

Un altro file critico per il Lazio è la sanità. Su questo fronte ‘gli obiettivi del programma di governo del Lazio – per la Macroarea ‘Il Lazio dei diritti e dei valori’ – saranno perseguiti con azioni volte ad inserire sensibili miglioramenti nella ‘sanità di prossimità’- recita il documento- e in tema di ‘condizioni sanitarie’, in particolare nell’ambito della salute mentale, dei disturbi alimentari, degli stili di vita e delle malattie rare. Si dovranno, nel contempo e nello stesso settore della sanità, migliorare le ‘condizioni di vita dei disabili e delle persone con malattie cronico-degenerative’.

Per perseguire questi obiettivi programmatici di sanità regionale è ineludibile un ammodernamento tecnologico e un potenziamento infrastrutturale’ dei luoghi di cura’. Oltre alla ‘centralizzazione delle prenotazioni delle prestazioni e delle agende delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate’, più volte annunciata da Rocca, il neogovernatore intende puntare anche sulla realizzazione di ‘Case della Comunità’, ovvero ‘modelli di presa in carico attiva del cittadino per costruire il proprio ‘progetto di salute”. Per quanto riguarda la strutture ospedaliere, oltre al recupero del Forlanini c’è l’intenzione di procedere anche a quello del Cto di Roma e del San Filippo Neri.

LA SICUREZZA

Sempre nell’ambito di ‘diritti e valori’, per l’esecutivo Rocca ‘il benessere soggettivo e psicofisico ha bisogno – da un lato – di ‘sicurezza personale’ e – dall’altro lato – necessita di aggregazione sociale per evitare la marginalità o, peggio, la devianza’. Proprio sulla sicurezza personale il centrodestra prevede ‘un’applicazione rigorosa’ delle ‘norme in materia di Polizia locale‘ per ‘garantire un adeguato controllo del territorio e la salvaguardia dei diritti di sicurezza dei cittadini’. In questo senso il programma prevede l’attivazione della ‘Conferenza regionale per la polizia locale e per le politiche di sicurezza integrata’, della ‘struttura regionale competente in materia di polizia locale e politiche di sicurezza integrata sul territorio’, del ‘comitato tecnico consultivo per la polizia locale’ e della ‘scuola regionale di polizia locale’.

Sul fronte delle politiche per il territorio e dell’urbanistica saranno redatti ‘un Piano Territoriale Regionale Generale’ e ‘un Testo Unico in materia di edilizia e urbanistica’. Gli obiettivi ‘non potranno prescindere dall’impegno politico per riconoscere a Roma, in quanto Capitale d’Italia, un’autonomia gestionale che permetta di ottimizzare le risorse e assumersi la responsabilità di deleghe che decongestionino l’attività politico-amministrativa regionale’.

RIGENERAZIONE URBANA

Parallelamente ‘si procederà con interventi di rigenerazione urbana e recupero edilizio favorendo, anche, i residenti nei piccoli comuni, nei territori montani e nelle aree interne’ anche per favorirne il ripopolamento. Lo strumento che, a questo scopo e per lo sviluppo economico regionale, la giunta Rocca ritiene ‘efficace’ è quello dell’edilizia convenzionata-agevolata: in sostanza, case costruite da privati (perlopiù cooperative), all’interno di specifici piani di zona nei comuni e nel rispetto del piano per l’edilizia economica e popolare, in seguito a una convenzione stipulata con i comuni stessi o contributi pubblici che possono sostanziarsi in mutui agevolati e/o contributi a fondo perduto. I programmi di edilizia agevolata-convenzionata sono finanziati dalla Regione.

La Giunta Rocca intende, quindi, ‘attuare un Piano per l’edilizia agevolata per copertura della domanda di nuovi alloggi (efficienti energeticamente) da cedere in proprietà’, istituire ‘un fondo di garanzia per mutui edilizi’, ridurre le procedure urbanistiche e attuare ‘i piani di zona e la semplificazione delle procedure di accesso alle agevolazioni’. Sempre sulle politiche per la casa ‘si studieranno le modalità per l’’applicazione di formule innovative e agevolate (Rent to Buy) per 1.000 appartamenti Fondazione Enasarco”, cioé chi accederà a quelle case pagherà un affitto per un certo numero di anni, poi quella cifra verrà decurtata dal quantum stabilito per acquistare definitivamente la casa.

L’AMBIENTE

Per quanto riguarda l’ambiente, ‘tre specifici interventi riguarderanno due aree – il Parco Nazionale del Circeo e la valle del Sacco – del territorio regionale: per il Parco Nazionale del Circeo si prevedono azioni di tutela del patrimonio ambientale e valorizzazione del patrimonio ambientale per l’ambito turistico; per la Valle del Sacco si interverrà con operazioni di depurazione e risanamento’.

Per la crescita del Lazio, il programma di governo prevede la ‘liberalizzazione di tutte le attività controllate e amministrate non incidenti su interessi collettivi’, la ‘reingegnerizzazione informatica delle procedure con l’intelligenza artificiale: contratti pubblici’, ‘provvedimenti autorizzativi o concessori (licenze di commercio)’ e la ‘riorganizzazione dei consorzi in funzione di collaborazioni (aziende, Università, Centri di ricerca) come nei tecnopoli’. Ci sarà anche il sostegno delle ‘eccellenze regionali (farmaceutica e agroalimentare)’ e verrà incentivata ‘l’offerta alberghiera e della ristorazione’.

L’INDUSTRIA

Sul versante della politica industriale, la Regione darà priorità di intervento ‘alle aree delle province di Rieti e Viterbo’, per la presenza più acuta di crisi occupazionali e processi avanzati di spopolamento, e ‘in tema di internazionalizzazione e innovazione, si concentrerà sui ‘distretti produttivi del Lazio (elettronica e difesa; farmaceutico; ceramica)’. La normativa sul microcredito sarà rivista e si costituirà un ‘nuovo fondo rotativo’.

Sette azioni saranno destinate all’agroindustria. Tra queste le implementazioni delle azioni del Psr, investimenti per potenziare i consorzi di bonifica, le vigilanze boschive e le opere di razionalizzazione del consumo delle acque di irrigazione, il recupero-riutilizzo di strutture agricole per attività di accoglienza, ristorazione, formazione, semplificazioni procedurali per la costituzione di imprese agricole o di trasformazione agroalimentare nelle aree da riutilizzare.

MARE E PESCA

Industria per il Lazio è anche sinonimo di mare. Per la ‘crescita blu’, che nelle intenzioni della Giunta Rocca dovrà avvenire in sinergia con la transizione ecologica e lo ‘sviluppo delle filiere integrate con la risorsa marina, sarà istituita una ‘Cabina del Mare’. Tra le azioni da compiere, la raccolta della plastica marina, il sostegno e la promozione di centri di formazione, sviluppo delle competenze e istituzione di Blu Campus e interventi di sostegno alla filiera ittica.

Sempre in tema di mare, ma sul fronte delle infrastrutture, il porto di Civitavecchia subirà interventi per ‘la trasformazione in scalo di riferimento per le merci in arrivo e in partenza nell’area di Roma’. Quello di Gaeta diventerà lo ‘scalo di riferimento per il distretto produttivo del sud pontino’. E ancora ‘interventi per collegamenti con il Car di Guidonia e con il Mof di Fondi’, sempre a proposito del porto di Civitavecchia ‘interventi per divenire polo attrattivo per i traffici ro-ro delle autostrade del mare’ e ‘interventi di completamento rete di collegamento stradale e ferroviario-connessione diretta porto di Civitavecchia-aeroporto di Fiumicino’.

L’ENERGIA

Infine, l’energia. L’esecutivo di centrodestra incentiverà il ‘maggiore utilizzo di fonti rinnovabili (eolico e solare non in suoli di pregio, aree agricole)’ e l’eolico off-shore ma ‘senza interferenze con turismo da diporto e con paesaggio marino)’, interverrà sull’approvvigionamento ‘da fonti idroelettriche sottoutilizzate’ e sosterrà ‘l’istituzione di comunità energetiche’. In più ‘l’efficientamento e la riqualificazione energetica saranno applicati agli edifici pubblici, l’illuminazione pubblica, le strutture sportive energivore e i poli industriali’.

fonte Agenzia DIRE  www.dire.it