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Arpino, elezioni: successo per la seconda tappa del tour di Chietini

“Sono di Arpino, conosco i problemi della città, vi conosco per nome, mi chiamate per nome”. Così Andrea Chietini, candidato alla carica di Sindaco di Arpino sostenuto dalla lista “Arpino in Comune”, in uno dei tanti passaggi molto acclamati del suo discorso. Tutto esaurito, compresi i posti in piedi, anche nella seconda tappa ufficiale della sua campagna elettorale presso la sala di un noto ristorante dove si sono riuniti gli elettori di Vuotti, Sant’Altissimo, Coste Calde e Selvelle.  Una zona vastissima e molto bella, caratterizzata da una campagna lussureggiante. Uno dei luoghi della terra di Cicerone che meglio si attaglia ad alcuni dei punti di forza del ricco programma elettorale di “Arpino in Comune”: l’inclusione di tutto il territorio nella fase di decisione e rilancio.

Particolarmente efficace l’intervento di una candidata della zona al Consiglio Comunale, Sara Pallisco. “Sapete che quando mi propongo un obiettivo riesco a centrare il risultato”. Il riferimento, tra gli altri che ha portato, è al recupero del tetto della chiesa di Santa Filomena. Su quel tetto ogni tegola porta la firma di un cittadino. Tutti hanno contribuito alle spese per i lavori. Un sentire comune, esempio non solo di unità e di forte spirito d’identità e appartenenza ma anche di organizzazione”.

Poi l’intervento di Niccolò Casinelli: “Tengo a spiegare le ragioni di questo progetto – ha esordito – nasce per evitare la personalizzazione, vogliamo essere scelti sulle idee e sul rapporto tra cittadini e amministrazione. Vogliamo essere efficaci nell’affrontare e risolvere per quanto potremo, con il massimo impegno che sin da ora vi garantiamo, le problematiche che affliggono questi territori. Per questo vi chiedo molta attenzione.  Sarà una campagna elettorale dura – ha continuato Casinelli – perché anche in questa città è candidato Sgarbi. Qui è candidato a sindaco. Ebbene noi diciamo che per diventare Primo Cittadino bisogna essere “prima” cittadini. E lui non è un cittadino di Arpino. Il messaggio che sta passando all’esterno, per quella candidatura – ha detto ancora, tra l’altro, Casinelli – è che ad Arpino non ci sia una classe politica in grado di governare e far progredire la cittadina. Che gli arpinati, famosi in tutto il mondo per portare agli altri sapienza, capacità e genio avrebbero ora bisogno di aiuti dall’esterno per governare la loro città. Sapete bene che non è vero, non abbiamo bisogno di nessuno, quella classe politica c’è, siamo noi.”

“Lo dice il nome della nostra lista – ha sottolineato Chietini – noi vogliamo portare Arpino in Comune, riattivare quel rapporto ormai sfilacciato tra la gente e le stanze della casa comunale dove ognuno può partecipare alle decisioni che riguardano tutti, portare le periferie in centro e quando dico Arpino mi riferisco a tutti gli arpinati e soprattutto quelli che sono purtroppo stati lasciati soli, lontano, in disparte, come è successo per troppo tempo. Voi – ha detto riferendosi direttamente ai numerosi presenti – arpinati fino in fondo, dovete avere un punto di riferimento sempre presente e sempre attivo nelle stanze del Comune. La nostra – ha continuato Chietini – è una squadra competente. 

Il rilancio di Arpino deve partire dalla sua comunità e costruire un  futuro da realizzare insieme, fin da oggi, fianco a fianco, amministratori, cittadine e cittadini, un futuro che mette al centro il territorio e le persone, il loro benessere e la loro serenità, i loro bisogni e le loro necessità. 

Il nostro programma si compone di proposte concrete ed attuabili, che vogliamo realizzare per rispondere alle istanze ed ai bisogni della collettività. 

Conosciamo bene i problemi della zona, li conosciamo bene perché conosciamo il nostro territorio, viviamo il nostro territorio ma soprattutto perché li avete segnalati ed evidenziati voi. Partiremo dal dare soluzioni concrete ai problemi di tutti i giorni che si vivono abitando nelle cosiddette periferie, ma allo stesso tempo vogliamo ridisegnare il futuro di questa comunità trasformando, insieme ai cittadini, le periferie in quartieri.

Faremo tutto ciò elaborando e presentando progetti, unico veicolo di finanziamenti,  e portando  a termine l’iter di definizione del primo piano urbanistico del Comune di Arpino, perchè proprio attraverso quel piano vogliamo ridisegnare l’Arpino del presente e costruire l’Arpino di domani. Non abbiamo bisogno di grandi mentori (il riferimento è ovviamente a Sgarbi) ma abbiamo bisogno di voi”.