L’ambasciatore nigeriano nella chiesa ‘Salvation Gate’ di Ferentino

Una giornata intrisa di grande spiritualità ma anche dall’alto profilo istituzionale: è quella svoltasi ieri, domenica 30 ottobre, presso la chiesa evangelica “Salvation Gate” di Ferentino, punto di riferimento di una nutrita comunità nigeriana i cui componenti risiedono in diversi comuni della provincia. 

A rendere straordinaria e storica l’occasione è stata la presenza dell’ambasciatore nigeriano Yaya Adisa Olaitan Olaniran, che è anche rappresentante permanente per il suo Paese presso Fao, Ifad & Wfp e che ha voluto festeggiare i suoi 80 anni nella chiesa del pastore Benson Ekakitie, del quale è padre spirituale.Di fronte ad una chiesa affollata e partecipe, fra preghiere, musica, canti e balli religiosi tipici della cultura e della spiritualità nigeriane, l’ambasciatore ha calamitato l’attenzione dei presenti con discorsi e predicazioni che hanno toccato il cuore e lo spirito di tutti.

Il diplomatico è stato accolto anche dalle massime autorità amministrative di Frosinone: in prima fila l’assessore Danilo Magliocchetti in rappresentanza del sindaco Riccardo Mastrangeli. Il primo cittadino, impossibilitato ad essere presente fisicamente per precedenti impegni, è poi intervenuto tramite Zoom portando a tutti i saluti della città e suoi personali. Sia Mastrangeli che Magliocchetti hanno avuto parole di grande apprezzamento per la costruttiva presenza in Ciociaria della vasta comunità nigeriana e per l’operato della chiesa del pastore Benson.

“Siamo felici della vostra presenza fra noi – hanno rimarcato i due amministratori – una comunità che percepiamo molto attiva,  propositiva e tranquilla, che ci arricchisce e ci sprona ad adottare politiche inclusive sempre più efficaci”.

Mastrangeli si è quindi rivolto all’ambasciatore invitandolo ufficialmente ad un successivo incontro nel quale pianificare iniziative per la reciproca crescita della comunità nigeriana e di quella ciociara. Simpatico il siparietto fra i due sulle rispettive specialità gastronomiche: “Sindaco – ha detto il diplomatico – sarà un piacere farle gustare i nostri piatti” – “Lo sarà anche per me farle assaggiare le nostra prelibatezze ciociare, magari un bel piatto di fettuccine…”.

Yaya Adisa Olaitan Olaniran (accompagnato dalla moglie Regina Olaniran), così come anche il pastore Benson, ha ringraziato l’Italia per aver accolto benevolmente il popolo nigeriano e, rivolgendosi a Magliocchetti, ha esternato i suoi propositi di adoperarsi per favorire una sempre maggiore interazione fra le rispettive comunità, appello prontamente raccolto dall’assessore.

Il “culto” – presenti anche il pastore Giuseppe Antonelli con la moglie Ines Barroso e il presidente dell’Edo Union nigeriana Uyi Asemota – come accade ogni domenica è andato avanti per diverse ore, al termine delle quali c’è stato un pranzo nel quale è stato servito un ricco e gustosissimo piatto di riso jollof con pollo e verdure (molto speziato e piccante come tutta la cucina nigeriana e in genere Subsahariana).

“Vado via arricchito dall’incontro con la vostra comunità e con la vostra cultura – ha salutato l’assessore Magliocchetti – tornerò sicuramente fra voi, ma già oggi porterò dentro di me l’esperienza di questa straordinaria giornata”.