Sostegno ai lavoratori domestici, abolizione canone tv e bollo auto: l’intervento di Schietroma

“In questi giorni si discute molto sul reddito di cittadinanza e sulla cosiddetta Mia (Misura di inclusione attiva). Mi sembra dunque il momento di avanzare una proposta per sostenere economicamente chi si occupa di lavori di cura domestici”. Gian Franco Schietroma, segretraio regionale del Psi, interviene in merito ad alcune misure che il Governo potrebbe adottare per favorire il lavoro e le famiglie in difficoltà.

“È chiaro che il tema primario è quello di promuovere un nuovo patto per il lavoro, che favorisca il pieno e dignitoso inserimento lavorativo delle donne e dei giovani, anche mediante la creazione di figure professionali nuove. Però va affrontato anche un altro aspetto, quello relativo a chi sceglie di occuparsi di lavori di cura domestici, il che riguarda per lo più le donne, ma non solo le donne. Pertanto – prosegue l’esponente socialista – nel quadro delle misure di carattere sociale, sarebbe giusto prevedere anche un adeguato sostegno a tutti coloro che si occupano di lavori di cura domestici. Chi lavora in casa svolge un lavoro particolarmente importante e assolutamente meritevole di attenzione e di sostegno economico. Peraltro, tra i lavori di cura domestici ci sono anche quelli riguardanti la cura di disabili e di persone anziane. Ebbene, intervenendo economicamente con un piccolo sostegno per questi lavori, lo Stato risparmierebbe notevolmente rispetto all’alternativa dell’ospedalizzazione o del ricovero in istituti di lungodegenza, che hanno un costo nettamente superiore, ammontando a migliaia di euro”.

Passando ad altro, ho letto che la Lega ha presentato alla Camera dei Deputati due proposte di legge, l’una per l’abolizione del canone Rai, l’altra per eliminare il cosiddetto superbollo sugli autoveicoli con potenza superiore a 252 CV. Sulla prima proposta sono assolutamente d’accordo. Non a caso, circa 15 anni fa, presentai alla Camera una proposta di legge proprio in tal senso, che non fu esaminata a causa dell’interruzione anticipata della legislatura. Auspico vivamente – conclude Schietroma che l’iniziativa della Lega abbia più successo della mia. Del resto, il canone Rai poteva avere un senso in passato, quando la televisione pubblica non usufruiva degli introiti derivanti dalla pubblicità; oggi, invece, è un balzello non più giustificabile, dal momento che le entrate pubblicitarie per la Rai sono davvero molto consistenti e, quindi, non è giusto continuare a vessare l’utente con un canone ormai iniquo e anacronistico. L’altra proposta, a mio avviso, andrebbe modificata per evidenti ragioni di equità, nel senso che dovrebbe essere completamente abolito il bollo auto per tutti gli autoveicoli con potenza inferiore a 252 CV. Mentre è chiaro che chi si può permettere di acquistare una supercar può tranquillamente sostenere, senza problemi, anche la spesa del pagamento del bollo”.