Produrre energia verde dall’anidride carbonica: il progetto di MethaNet
Catturare e trasformare l’anidride carbonica in metanolo generando così un processo circolare che limita l’emmissione di ulteriore C02 nell’aria. Questo sogna di fare MethaNet, start up ecologica siciliana guidata dal palermitano Antonio Ferraro. “Attraverso una tecnologia innovativa e l’utilizzo dell’idrogeno – spiega il Ceo – si può produrre il combustibile sintetico rinnovabile e sostenibile”. Da qui l’idea di realizzare impianti industriali che facciano questo in Sicilia. Ne sono previsti tre, il primo verrà realizzato nella zona industriale di Augusta, dove sarà possibile sfruttare la presenza di diverse raffinerie e la conseguente produzione di grossi quantitativi di CO2, uno a Milazzo e uno a Termini Imerese. La società cerca finanziatori a New York ed ha già avviato una collaborazione con dei soci islandesi. Per realizzare gli stabilimenti servono circa 600 milioni di euro.
“Il metanolo – aggiunge Ferraro – potrebbe sostituire le comuni tipologie di combustibili fossili come mezzo per l’accumulo di energia, sia come combustibile che come materia prima per la sintesi di idrocarburi e loro derivati. Vogliamo quindi creare un modello replicabile in tutto il mondo partendo dalla Sicilia, dove la presenza di raffinerie – aggiunge – rende più facile l’ottenimento di una materia prima, la CO2, poi ci proponiamo di ripetere l’esperienza pilota dell’impianto siciliano e costruire nel mondo altri sistemi di produzione”. Ogni impianto, da circa 100 mila tonnellate l’anno, richiederebbe l’utilizzo di 145 mila tonnellate all’anno di CO2.
In sostanza l’azienda contribuirebbe al processo di decarbonizzazione utilizzando l’anidride carbonica già disponibile in abbondanza e in alta concentrazione in molti processi industriali e centrali termiche per generare, a processo completo, benzina verde. Alcune aziende, specie del Nord Europa e che operano nel settore dei trasporti, avrebbero manifestato un forte interesse nell’acquisto del metanolo. “Noi siamo ben lieti – prosegue l’ad – di portare il nostro contributo alla diffusione di una sensibilità sempre maggiore verso il tema della sostenibilità un po’ in tutto il mondo o, almeno, fin dove c’è possibile arrivare”.
Ferrero, prima di guidare la società impegnata nella transizione energetica, ha ricoperto ruoli di responsabilità in multinazionali quali Italtel-Siemens, Ericsoon, Dnv e Rina oltre ad avere insegnato per 5 anni nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo. “L’idea di creare MethaNet e portare avanti un progetto tanto ambizioso – conclude il Ceo – nasce dal fatto che la Sicilia produce molta CO2 che viene per lo più immessa nell’atmosfera quando, invece, potrebbe essere raccolta e riutilizzata per produrre energia sostenibile, pulita e rinnovabile. Un po’ come fanno gli alberi, che svolgono un ruolo indispensabile e grazie ad una semplice reazione ci permettono di vivere sulla Terra eliminando una componente tossica per l’uomo – la CO2 appunto – e producendone due utili, in quel caso zucchero e ossigeno”.