Terzo Polo, Maria Elena Boschi a Ferentino: «Andiamo a vincere con Alfonso Musa»

L’onorevole Maria Elena Boschi, deputata Azione-Italia Viva-Renew Europe, ha lanciato il Terzo Polo a Ferentino a sostegno della candidatura a sindaco di Alfonso Musa. «Andiamo a vincere con Alfonso – ha esortato – anche per far diventare consiglieri questi splendidi ragazzi in sala». La lista “Terzo Polo-Ferentino sul Serio” è stata costruita da Francesco Pompeo, laureando in Scienze politiche e relazioni internazionali, nell’occasione protagonista di un confronto a tu per tu con la deputata Boschi. Pompeo ha deciso di non candidarsi in prima persona per lasciare spazio a tanti giovani preparati ma anche stimati professionisti, presenti ieri sera nella gremita sala meeting dell’Hotel Bassetto. È cresciuto tra i “Millennials” di Matteo Renzi tra una battaglia e l’altra per i diritti degli studenti e la coesione sociale.

Sono intervenuti nell’occasione, tra gli altri, il candidato Alfonso Musa e il due volte sindaco Antonio Pompeo, oggi candidato al Consiglio comunale a suo supporto nella lista civica che porta il suo nome. «So di aver un cognome pesante – ha esternato Francesco, nipote del due volte sindaco e presidente della Provincia di Frosinone -. La politica è una passione che mi è stata tramandata dai miei nonni ed ho cominciato ad intraprenderla da quando ho tredici anni. Ero sul palco della Leopolda, ho conosciuto e apprezzato Renzi e Boschi dalla prima ora ed oggi, che sono più maturo, voglio realizzare un progetto politico concreto e fatto di principi e valori».

Per lui, alla guida dei sedici candidati del Terzo Polo al Consiglio comunale, è la chiusura di un cerchio. Nel 2019, ad appena diciannove anni, era alla Leopolda a fianco a Matteo Renzi per l’esordio di Italia Viva. Ora, che di anni ne ha ventitré, fa esordire il Terzo Polo a Ferentino ed è tra le prime iniziative in tal senso a livello provinciale. Come per il PD, altra forza della coalizione per Musa Sindaco, si è deciso di presentare la lista con il simbolo di partito.

Altri partiti o correnti di partito, di certo, non posso dire altrettanto. Lo ha accentuato inizialmente Francesco Pompeo, prima di scambiare un’interessante chiacchierata con l’onorevole Boschi, che conosce dai suoi primissimi passi in politica. «Dall’altra parte c’è una coalizione che è partita da sinistra, poi è andata al centro, ora è tendente a destra – ha criticato il leader del Terzo Polo di Ferentino -. Non hanno deciso di presentare i simboli, non si sa se si vergognano o meno. Noi abbiamo deciso di fare una scelta coraggiosa, perché è l’esordio del Terzo Polo a Ferentino e uno dei primi in Ciociaria».

Maria Elena Boschi, purtroppo claudicante per via di una brutta storta, ha iniziato ironizzando: «Sono contenta di essere nuovamente qui a Ferentino e chiedo scusa se sono seduta, ma ho questo piccolo infortunio. Me lo sono provocata da sola, nessun colpo basso di avversari politici, niente sgambetto, ho fatto tutto da sola». A domanda ha poi risposto: «Uno dei motivi per cui continuo a fare politica con tanta passione da più di dieci anni è proprio per veder crescere una nuova generazione, come quella di Francesco e di tanti ragazzi e ragazze che si candidano con lui a sostegno di Alfonso per questo nuovo progetto per Ferentino. È bello cominciare dalla propria città, dal proprio territorio, dalla propria comunità. E non è nemmeno facile trovare il coraggio e farlo a viso aperto con le forze politiche nelle quali ci si riconosce».

Si è poi addentrata nelle questioni territoriali. «Mi piace che in questa campagna elettorale Alfonso abbia scelto come parole chiave la coesione e la competenza, ma anche la continuità – ha detto a riguardo -. Credo che uno debba essere orgoglioso dei risultati che ha contribuito a portare in un territorio in un’epoca in cui va di moda in politica essere sempre il “nuovo”. Qui giustamente si rivendicano i risultati di una buona amministrazione altrimenti è inutile fare bene se poi si butta via tutto quello che si è riusciti a fare».

All’onorevole Boschi sono andati i ringraziamenti del candidato sindaco Musa e dell’ex sindaco Pompeo. Alfonso Musa l’ha ringraziata «per aver assicurato la sua presenza a sostegno della mia candidatura a sindaco, ma soprattutto per la sua vicinanza alla lista del Terzo Polo – ha sottolineato -. Si tratta di una lista composta soprattutto da giovani, ragazzi appena ventenni che hanno deciso di scendere in campo in prima persona e di metterci la faccia. Ritengo che sia questa la forza trainante della nostra coalizione».

Il candidato sindaco Musa, davanti ai giovani candidati e sostenitori, ha proposto due progetti concreti per l’occupazione e le nuove generazioni. Il primo è un servizio di attrazione di investimenti sul territorio: «Istituiremo il servizio in seno allo Sportello unico per le attività produttive – ha garantito – per ricercare finanziamenti per l’innovazione imprenditoriale e le nuove tecnologie, agevolando l’incontro delle piccole imprese con le istituzioni, il mondo bancario e gli investitori».

A seguire, a favore dei giovani, «la creazione di uno sportello che faccia da vetrina sulle opportunità di lavoro ma anche e soprattutto un progetto per l’imprenditoria giovanile – ha assunto come impegno -. Vogliamo stringere accordi con istituti di credito, agenzie immobiliari e proprietari di locali commerciali in modo da avere specifici finanziamenti diretti ai giovani di Ferentino dai 18 ai 40 anni per l’apertura di nuove attività commerciali e la riapertura delle botteghe storiche».

Antonio Pompeo, che aveva già incontrato Maria Elena Boschi nelle vesti di sindaco e presidente della Provincia, ha posto l’accento politico sulla sua tappa a Ferentino: «La vedo tornare qui con piacere, dopo aver condiviso iniziative anche con l’amministrazione provinciale. La sua presenza, nonché quella di altri leader nazionali che verranno a sostenere questa coalizione, testimonia che il nostro progetto ha un’anima. Si differenzia da altri che non solo hanno dovuto nascondere i simboli di partito, da destra a sinistra, ma addirittura non possono invitare leader nazionali in questa campagna elettorale perché sono semplicemente un “minestrone”». 

L’onorevole Boschi ha apprezzato il fattore “continuità”, che si prospetta però nel segno del rinnovamento. «È chiaro che ci si candidi per portare idee nuove e percorsi d’innovazione, ma qui si rivendica un lavoro importante – ha argomentato la deputata del Terzo Polo -. Mi ci ritrovo molto, perché negli anni siamo riusciti a raggiungere risultati importanti quando siamo stati al governo, quando abbiamo sostenuto governi diversi nell’ultima legislatura e, in parte, anche quando siamo stati all’opposizione».

Francesco Pompeo, mentre si accompagnano menzogne alle campagne elettorali altrui, l’ha poi portata a intervenire in materia. «Si deve spesso lottare con un racconto che si basa molto su quelle che chiamiamo ormai fake news, le bugie, falsità dette su persone o anche fatti oggettivi – ha detto Maria Elena Boschi -. Giorgia Meloni, mentendo, ha appena detto che questo è il più grande taglio delle tasse fatto in Italia negli ultimi vent’anni. L’ha detto lei, la presidente del Consiglio, presentando il suo decreto legge. È obiettivamente una bugia».

Anche e soprattutto all’attenzione di Fratelli d’Italia, che si cela nella coalizione di fatto formata partendo da presunte primarie di centrosinistra, ha puntualizzato: «Dati alla mano, questa riduzione delle tasse è di 2.9 miliardi di euro e tra l’altro scadrà a fine anno se il governo non trova nuove risorse. Con il Governo Renzi, con i famosi 80 euro in busta paga, ci fu una riduzione di dieci miliardi. Per tanti è ancora vero che io abbia partecipato ai funerali di Totò Riina o l’altro fotomontaggio in cui mi facevano spuntare la biancheria dai pantaloni mentre facevo il mio giuramento da ministro davanti all’allora presidente Napolitano. Vale per me come per tutti, anche per un progetto politico presentato alle Amministrative».

Francesco Pompeo, davanti a una sala di giovani e non, ha chiesto a Maria Elena Boschi come ci si possa ancora innamorare della politica. «Per me la politica è diventata una passione, mai nella vita avrei pensato di finire a fare politica. Pensavo che avrei fatto l’avvocato, oltre ovviamente alla cittadina interessata. È una passione che ti entra dentro e ti cambia la vita. È impossibile per me pensare alla politica come una cosa marcia, anche se di cose poco edificanti ne ho viste quando ho avuto incarichi e responsabilità».

Da qui il ruolo complicato dell’amministratore locale: «Ci sono sempre meno risorse da mettere a disposizione dei propri territori e quindi non è facile rispondere alle esigenze e ai bisogni delle famiglie, delle imprese e di un tessuto sociale che cerchi di rappresentare al meglio – ha detto l’onorevole Boschi -. Anche Alfonso Musa avrebbe potuto continuare a fare l’avvocato e non impegnarsi per la propria comunità. Scegliere di fare politica è l’idea che, facendo ognuno la propria piccola parte, si può cambiare in meglio la vita degli altri».

Non è mancato, infine, l’affondo al M5S: «È un grande fallimento il progetto dei Cinque Stelle – così Maria Elena Boschi -. Quindici anni fa il progetto era cambiare il sistema, magari davvero con un po’ di ingenuità da parte di chi ci ha creduto. Modi e toni non sono i miei e della bella politica, perché nascono dal Vaffa Day, ma magari lo avevano fatto con la volontà di cambiare in meglio le cose. Dopo quindici anni ci ritroviamo che il sistema ha cambiato loro. Di Maio, che nasce grillino per cambiare il sistema, oggi va a fare l’inviato nel Golfo Persico perché non è rientrato in Parlamento. Bonafede, che ha fallito da ministro della giustizia e non è rientrato in Parlamento, va nel Consiglio della giustizia tributaria. Loro si sistemano, perché in realtà sono stati assorbiti dal sistema. Quello è il grande fallimento, più delle singole misure su cui si può discutere».