Imprese, Battisti: studi a professionisti del Lazio in spazi della Regione

Nell’ambito delle iniziative legate all’inserimento del diritto alla felicità nello Statuto della Regione Lazio, ho presentato una proposta di legge relativa agli ‘Spazi di lavoro collaborativi per persone fisiche, soggetti dotati di Partita IVA, microimprese e PMI’. Un’iniziativa concertata con gli ordini professionali, nata su una narrazione comune, purtroppo non veritiera, che vede ancora i professionisti come una categoria di lavoratori di classe sociale agiata mentre sono sempre maggiori le difficoltà anche in relazione ai costi di avviamento di uno studio per svolgere le diverse attività. Con tale proposta, quindi, si intende favorire la creazione di spazi condivisi di lavoro nelle strutture di proprietà della Regione Lazio in grado di offrire postazioni e servizi a lavoratori autonomi, microimprese e PMI con l’obiettivo di sostenere queste categorie di lavoratori. Attraverso degli appositi voucher di accesso, infatti, si favorirà l’abbattimento dei costi dei canoni di locazione per l’affitto di uffici. Un sostegno concreto specie per tanti giovani professionisti che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro”.   Così in una nota Sara Battisti presidente della commissione regionale piani di zona. 

“Questa iniziativa – spiega – si colloca in una fase di profonda trasformazione professionale. Un processo accelerato dal cambiamento determinato dall’emergenza sanitaria; ciò impone alle istituzioni di lavorare per offrire alle persone e alle imprese strumenti adeguati per rispondere in modo efficace a tali cambiamenti. Il rapporto annuale ‘L’Economia del Lazio’ pubblicato da Banca d’Italia certifica che l’occupazione in regione è cresciuta, in misura analoga alla media italiana, recuperando quasi completamente i livelli precedenti l’emergenza pandemica. L’occupazione dipendente, soprattutto quella a tempo indeterminato, si è ampliata, mentre quella autonoma si è ulteriormente ridotta. In questo quadro è fondamentale definire politiche attive del lavoro per favorire l’occupazione e costruire forme di incentivo finalizzate all’abbattimento dei costi attivi del lavoro, specie per i lavoratori autonomi, le microimprese e le PMI. Nella proposta di legge – prosegue – è esplicitata una necessaria attività di ricognizione ed il relativo censimento degli immobili da destinare a spazi pubblici di lavoro. Per l’erogazione dei ‘Voucher di accesso’ e per la predisposizione e gestione degli spazi di lavoro è previsto un fabbisogno complessivo quantificabile un milione per annualità a carico del bilancio regionale. Una misura dall’indubbia efficacia e di buon senso. Sono certa che il presidente Rocca e l’assessore regionale al Lavoro, comprendendo l’utilità di questo specifico intervento, mostreranno la dovuta attenzione attraverso un confronto politico che prescinda dalle appartenenze: dalle istituzioni i cittadini si aspettano risposte”.