Progetto Tobia, Savo: “La Giunta Rocca approva la cabina di regia per servizi a disabili gravi”

La Giunta regionale del Lazio, presieduta dal governatore Francesco Rocca, ha approvato, in data 29 dicembre 2023, la delibera che istituisce la cabina di regia per l’organizzazione dei percorsi assistenziali ad elevata integrazione sociosanitaria rivolti disabili gravi e non collaboranti, oltre all’implementazione del servizio Tobia e della rete regionale Tobia-Dama.

Un organismo fortemente voluto dalla presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo, consigliera regionale del gruppo di Fratelli d’Italia, che lo scorso 19 dicembre ha partecipato all’incontro conclusivo del percorso di formazione relativo allo sviluppo della Rete Tobia-Dama presso la Asl San Camillo-Forlanini. Un modello virtuoso che, grazie al supporto e al coordinamento della cabina di regia, potrà trovare applicazione in tutto il territorio del Lazio.

“Voglio ringraziare il presidente Rocca, l’assessore ai Servizi Sociali e Disabilità Maselli e l’intera giunta regionale – sono le parole della presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo – per aver approvato in tempi rapidi la delibera che istituisce una cabina di regia e di coordinamento, organismo che ho fortemente auspicato. Uno strumento, questo, che accompagnerà il percorso di completo adeguamento organizzativo e procedurale richiesto alle Asl, ai presidi, ai policlinici universitari e agli istituti di ricovero e cura per mettere in pratica un progetto che ha nelle tre ‘A’,  Accoglienza, Assistenza e Accompagnamento, le tre direttrici principali per un’azione integrata e fortemente migliorativa della nostra sanità. Così sarà possibile la presa in carico del paziente a 360 gradi, dalla prevenzione alla diagnostica sino agli aspetti clinico-assistenziali. Le persone con disabilità grave e non collaboranti verranno accolte nella struttura ospedaliera e, dopo aver espresso le loro necessità ed esigenze, affidate al team Tobia che provvederà a creare un percorso individuale, dando un aiuto importante sia agli utenti sia ai loro caregiver, considerando che l’aspettativa di vita di soggetti così fragili è di venti anni in meno rispetto alle altre persone, proprio perché spesso non possono sottoporsi alle cure e non hanno un’assistenza adeguata, basata sulle effettive necessità della persona. Un altro aspetto fondamentale, infine, è che in tutto il territorio regionale sarà replicata l’esperienza, prevedendo un’equipe sociosanitaria multiprofessionale che farà da raccordo tra la persona con disabilità, la famiglia, la medicina territoriale e i servizi specialistici. Un modello virtuoso, – conclude la presidente Savo – di sanità inclusiva e soprattutto umana, che sostengo e sosterrò convintamente, insieme all’assessore Massimiliano Maselli, fino alla sua completa attuazione”.