Veroli, città senza Carnevale. “Rugantino” lancia l’Sos per evitare l’estinzione

Una contrada immersa nel Carnevale. Con carri, maschere e sbandieratori capaci di catturare l’attenzione di grandi e piccini mentre passeggiavano in allegria lungo il viale del Giglio. Tutto questo rischia di sbiadire nell’album dei ricordi, vecchie foto scattate per immortalare i colori destinate ad ingiallire con il tempo. È questo il destino del Carnevale verolano che dopo una quarantina di edizioni rischia di scomparire per sempre? Mentre tanti comuni della Ciociaria sono tornati a colorarsi di coriandoli e stelle filanti, Veroli ha dovuto rinunciare anche quest’anno ai festeggiamenti che un tempo richiamavano l’attenzione di tutti i centri vicini.

L’evento, che da sempre è stato organizzato dall’associazione Rugantino, ha conosciuto un brusco stop con l’emergenza legata al Covid e per una serie di lungaggini di carattere burocratico non è stato più organizzato, almeno nella sua forma originale, e ora rischia seriamente di finire nel dimenticatoio. Tra i nodi più importanti da sciogliere ci sono gli aspetti legati al piano sicurezza con l’associazione Rugantino che ha passato la palla al comune chiedendo un supporto per quanto riguarda
l’aspetto logistico ed organizzativo senza tuttavia trovare una soluzione tale da consentire, in tempi abbastanza rapidi, la continuità della manifestazione.

L’auspicio di tutta la cittadinanza verolana, ed in particolare dei residenti del Giglio, è che l’associazione Rugantino ed i responsabili del comune tornino presto a sedersi intorno ad un tavolo in maniera tale da programmare le prossime edizioni, incoraggiando ad esempio le varie contrade del territorio a partecipare in maniera ancora più attiva con iniziative che possano contribuire a custodire la tradizione. Se guardiamo ad esempio al Carnevale organizzato a Frosinone vediamo che tra i protagonisti ci sono stati i ragazzi della compagnia teatrale “Gl Manecut” che da anni ormai hanno un legame importante con Veroli e la stessa Comunità di Sant’Egidio che ha promosso un veglione di beneficenza in maschera e che nella cittadina di Santa Salome ha sempre organizzato diverse iniziative.

Di idee per ripartire ce ne sono tante, la struttura amministrativa del comune è sicuramente in grado di superare gli ostacoli della burocrazia italica e l’associazione Rugantino non vorrà certo abbandonare questa tradizione dopo qualche decennio; occorre sedersi intorno ad un tavolo per ricominciare a scrivere un nuovo capitolo di questa affascinante storia. Lo dobbiamo soprattutto ai più piccoli.