Il PSI di Schietroma si allarga nel Lazio e prepara le elezioni a Frosinone ma il campo elastico di De Angelis mina l’alleanza
Conferma scontata alla guida del partito regionale per Gian Franco Schietroma. Il congresso del PSI, tenuto sabato scorso, è destinato comunque a far notizia, se non altro (e dell’altro c’è) perché in controtendenza con tutto il mondo politico, i socialisti nel Lazio aprono nuove sedi e, anzi, nuove Federazioni.
Schietroma, politico frusinate di navigatissima esperienza, non è certo noto per essere uno scavezzacollo. Difficile pensare, dunque, che le cinque nuove federazioni, tutte in provincia di Roma, siano un passo azzardato. Sono, come lo stesso segretario regionale ha sostenuto, un’esigenza. Sono la plastica rappresentazione della necessità di rappresentanza e di luoghi di confronto che hanno i territori. Sono anche, e questo va riconosciuto all’appassionata guida di Schietroma, il risultato di un’evoluzione dell’ormai piccolo PSI che da qualche tempo ha ricominciato a fare proseliti e a raccogliere l’impegno di giovani che spesso si rivelano molto preparati.
Sono nate, dunque, le federazioni del PSI: dell’area Tiburtina-Valle dell’Aniene; e dell’area Prenestina-Valle del Sacco; la dei Castelli Romani; dell’area Litoranea; del comprensorio di Civitavecchia.
“Riteniamo fondamentale un sempre maggiore radicamento territoriale, anche per comprendere nel migliore dei modi le esigenze dei cittadini e sostenere adeguatamente le loro aspettative, in un momento particolarmente difficile per la nostra società” ha detto Schietroma.
Ma i congressi sono l’occasione principe per fissare le posizioni politiche e quello socialista non fa certo eccezione. Posizioni che hanno un sostanzioso interesse anche in chiave ciociara e, nello specifico, frusinate. Già da qualche mese infatti i socialisti hanno lanciato un’OPA ostile sulle elezioni comunali del capoluogo e l’hanno fatto ribadendo una pregiudiziale perentoria nella dinamica delle alleanze: no a campi larghi che non siano marcatamente di centrosinistra: “Quando si promuovono alleanze chiaramente alternative alla destra – ha dichiarato Schietroma – non facciamo mai mancare il nostro concreto contributo, come è avvenuto a Cassino, a sostegno dell’eccellente sindaco PD Enzo Salera, e come sta avvenendo a Ceccano, dove appoggiamo convintamente, con una lista contraddistinta dal simbolo del nostro partito, l’ottimo candidato sindaco Andrea Querqui, indicato dal PD. Ma quando, invece, si dà vita ad alleanze trasversali, come è avvenuto a Frosinone, a Ferentino, a Veroli, a Sora, all’amministrazione provinciale e negli enti intermedi, non possiamo assolutamente essere d’accordo, anche perché si finisce per disorientare gli elettori e per favorire la destra”.
Qui si individua il fulcro del problema che ha portato il centrosinistra frusinate, dove i socialisti continuano ad avere una rappresentanza elettorale tutt’altro che trascurabile, a presentarsi ripetutamente diviso a Frosinone. Le premesse che la divisione possa permanere anche nell’immediato e nel futuro ci sono ancora tutte: il presidente regionale del Partito Democratico, Francesco De Angelis, in un’intervista rilasciata a Ciociaria Oggi, ha ribadito le medesime posizioni di sempre. Nel riconoscere a Schietroma il diritto di presentare un proprio candidato da porre al vaglio di una coalizione di centrosinistra si è però affrettato a ricordare che occorre aprire il campo ad altri, per esempio a Forza Italia. Un fatto questo che taglia fuori, secondo quando sostiene Schietroma, la possibilità di un accordo. Oltre al fatto che i socialisti stanno già preparando una loro coalizione per sostenere la candidatura del consigliere comunale, nonché vice segretario nazionale del partito, Vincenzo Iacovissi e che dunque, a quanto pare, non hanno atteso alcun permesso a presentare una loro candidatura da parte di chicchessia.



